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Dialogo tra Montalbano e Paolo Brosio

Brosio parla con Montalbano della possibilità di denunciare Salvini per la sua immagine col rosario in mano

Dialogo tra Montalbano e Paolo Brosio

Al cintralino stevi Galluzza pirchia Catarelli haviva presi qualiche orata di pirmisso e quanna al tilifono fui annunciata a Muntilbano che ci stiva Brosia Paola che vuliva parlari cu lia, iddo pinsai ad n’omonime.

“Caro commissario, spero che questa mia improvvisata non l’abbia distolta da qualche impegno troppo importante’.

‘No, eri propria lia commo si lo ricurdava: sulo chiù invecchiata, ma la voci chiocchie da criatura male crisciuta non davi adita a dubbia…  “.

Muntilbano: “Caro dutturi, comme maie si trovi qui a Vigate?”.

Brosia: “Sono venuto qui perché dovevo presentare il mio ultimo libro sulla Madonna e poi c’è stato un accadimento che mi ha spinto a venire da lei per valutare la possibilità di una denuncia… “.

M: “Ah, che successe?”.

B: “Ho visto in Tv Salvini con un Rosario che dava  spettacolo sulla preghiera della Madonna ed ho decisio di denunciarlo… “.

M: “(…)”.

B: “Perché forse lei non sa che io ho la rappresentanza italiana della Madonna… “.

M: “Ah… “.

B: “Lei capisce che la Madonna non può essere trascinata nell’agone politico, vero?”.

M (assecondandola): “Ma cirtamente… “.

B: “Allora lei con la sua esperienza mi potrà bene consigliare la formula del giusto reato… “.

M: “Annamo con ordina: in primisi vurria sapiri in che moda lia è stati numinata rapprinsitanti della Madunne?”.

B: “La Congregazione di Medugorje mi fece l’onore di nominarmi per tale oneroso compito… “.

M: “Ma allura si poni un problima di compitentiae pirchia la Madunne del Rusarie è chilla de Punpeia… “.

B: “Ma mi meraviglio di lei, dottore, la Madonna è una sola… “.

M: “Chesta me l’arricorda dalla Duttrina: ma rista il facta – pirchia muia havimmo da valutari i facte; nota accursiane de Muntilbano – che la Madunne in questione si madunnizza in multa moda divirsa”.

B: “Madunnizza? , ma commissario la pregherei di usare un linguaggio più consono a Maria… “.

M: “Voli dinunciari macari a mia?”.

B: “No, dottore, ma che dice?, volevo solo richiamarla alla realtà divina dell’oggetto della questione… “.

M: “E faci bine, ma ura simo accà nella picciola realitate di un cummissariata di paisi”.

B: “Capisco, ma cerchiamo di restare allora nella prosaicità: che tipo di reato è da addebitare al Salvini?”.

M: “Nuia non havimma da dimandarce chesta – Iura novit Curia (sugno i judicia a sapiri i diricta); nota accursiana (2) del Muntilbano – ma dovimmo truvari una formula chi nun ci faci arridiri darrè per dinunciari… “.

B: “E perché qualcuno ci dovrebbe ridere dietro?”.

M: “Pirchia meo cara duttura nuia simmo in un urdinaminta giuridiche laiche e non nel diritte canonica… “.

B: “Va bene, ma c’è anche il rispetto per la religione, o no?”.

M: “Il vilipendie è un riato che si appliche agli organa costitutionala”.

B: “Ma esiste anche il reato di vilipendio alla confessione religiosa… “.

M: “Sissi, ma non mi pari che brandiri un rusaria possa integrari un similari riata”.

B: “Ma io sono il rappresentante della Madonna… “.

M: “Ecche, poia, si apri il prublema della legittimate attive… “.

B: “Ma io sono legittinato, le ho detto dell’incarico… “.

La sciddricata classiche di Caterelli nterruppia Brosia mentri stavi a snucciulari i titula alla basi della su legittimate…

Catarelli: “Mi scusasse Cummissaria, voleva sulo addiciri che ura ia sugno accà… “.

Muntilbano (arraggiata): “E lo havio vista – e sintita; nuta ngiarmata di Muntilbano… “.

Catarelli (accortasi de Brosia): “Madunnina sancta ma lia è Paola Brosia: io l’havia vista all’insula dei sfamuse… “.

Brosia: “Vedete commissario che c’è qualcuno che mi riconosce?”.

Muntilbano: “Commo rapprisintante della Madunne?”.

C: “Ma pusso addimandarla uni cusa?”.

B: “Ma certo agente: chieda pure, vuole confessarsi?”.

C: “Nonsi, havia già facta dal parrino… Ma lia poia fici pacia cu Alissia Marcuzze?”.

M: “Catarè, e che Madunne!”.

C: (…)”.

 

 

 

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