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Saluti fascisti durante Lazio-Rennes, la Uefa decide oggi. Lotito spera nello sconto di pena

Sentenza anticipata. La Lazio ha collaborato dal primo momento all’identificazione dei responsabili ma sul club pende l’ipotesi di recidiva

Saluti fascisti durante Lazio-Rennes, la Uefa decide oggi. Lotito spera nello sconto di pena

La decisione dell’Uefa per quanto accaduto durante Lazio-Rennes, con i saluti fascisti in Curva Nord, arriverà questa mattina. La Uefa avrebbe dovuto decidere il 17, poi la sentenza è stata anticipata.

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, spera in uno sconto di pena, visto che il club ha immediatamente condannato il comportamento di parte della sua tifoseria e anche collaborato ad individuare i colpevoli.

La Lazio ha collaborato da subito

La Lazio ha consegnato alla Digos i filmati delle telecamere a circuito chiuso e nel mirino ci sarebbero una ventina di tifosi individuati come responsabili. Tutti giovanissimi, scrive Il Messaggero, che aggiunge che, in queste ore, si sta decidendo se procedere a denuncia e poi a daspo.

L’identificazione dei tifosi non è un’operazione velocissima, scrive il Corriere dello Sport. Non basta visionare i filmati delle telecamere. Occorrono incroci documentali, servono accertamenti sui soggetti sotto accusa e non è detto che il posto occupato durante l’inquadratura corrisponda al nominativo scritto sul biglietto.

L’orientamento, comunque, è quello della tolleranza zero, sia da parte della Lazio che della Uefa.

Il club biancoceleste ha inviato alla Uefa una memoria difensiva dichiarando anche che si costituirà parte civile in un eventuale processo.

La speranza di clemenza

La Lazio sa che mettendo in atto tutti i comportamenti che possono essere considerati come attenuanti, potrà sperare di avere una sentenza più lieve, solo una multa, anche se salatissima. Ipotesi difficile poiché la Uefa spinge per dare punizioni dure ai responsabili di episodi di razzismo.

Sul club pende l’ipotesi della recidiva. Proprio in occasione di Lazio-Rennes, uno dei distinti era chiuso per i saluti romani fatti dalla tifoseria a Siviglia, in occasione della passata edizione di Europa League.

Il regolamento della Uefa è molto chiaro, scrive Il Messaggero:

“Se i tifosi sono coinvolti in episodi razzisti, verranno puniti con la chiusura parziale dello stadio. In caso di seconda violazione, si giocherà una partita a porte chiuse e verrà imposta una sanzione di 50.000 euro”.

Qualora si scegliesse il pugno duro, si potrebbe arrivare alla chiusura dello stadio in occasione di Lazio-Celtic, prevista per il 7 novembre. E già 9mila tifosi scozzesi hanno acquistato il biglietto. Il Messaggero scrive che si potrebbe pensare di far accedere solo loro all’Olimpico ma in questo caso si assisterebbe ad una sentenza “innovativa”.

La Lazio nel mirino della Uefa

La Uefa, del resto, da tempo ha messo nel mirino il club di Lotito, in particolare i comportamenti della Curva Nord.

Il Corriere dello Sport ricorda alcuni degli episodi sanzionati in passato. Come le chiusure in Lazio-Stoccarda del 14 marzo 2013, e in Lazio -Fenerbahce dell’11 aprile 2013. Ma anche in Lazio-Apollon del 17 novembre 2013. Ci sono precedenti che risalgono anche ai primi anni dell’era Lotito, al 2005, in Coppa Uefa.

 

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