Christillin: “Conte sarebbe tornato alla Juve ma c’era il veto della famiglia Agnelli”

Intervista al Corriere Torino: "Sarri ha subito un po’ di contaminazione. E' migliorato, a partire dalla comunicazione"

sostituti di Agnelli

Christillin, non una qualsiasi. Il Corriere Torino intervista Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo Egizio di Torino e membro aggiunto Uefa nel Consiglio della Fifa dal 2016. Da sempre di casa dagli Agnelli. L’argomento è Antonio Conte. Con un passaggio sul perché l’allenatore non è tornato alla Juve ma ha scelto l’Inter.

Il tecnico nerazzurro, storico simbolo ed ex della Juve che stasera sarà sulla panchina dell’Inter per il derby d’Italia (insieme all’altro grande ex Marotta), dice:

“È uno dei migliori, che riesce a spremere sangue dalle rape, anche se stavolta di rape non ne ha. Li ho visti in tv contro il Barcellona, e per 60 minuti hanno giocato una super partita. Avevo fatto pure l’in bocca al lupo a Marotta. Ma poi hanno preso due pere da Suarez”.

Conte sarà incattivito, ammette,

“ma non perché c’è la Juve, lui lo è contro chiunque gioca”.

Sulla petizione per levare la sua stella dallo Stadium:

“Sarebbe una grandissima stupidaggine, bisogna solo dirgli grazie”.

La Christillin racconta che Conte sarebbe tornato volentieri alla Juve

“ma c’erano dei “niet” ben precisi. Diciamo famigliari, e di società”.

Su Sarri, del quale qualche mese disse che “non corrispondeva allo stile Juve“:

“Ha subito un po’ di contaminazione. E’ migliorato, a partire dalla comunicazione. In estate, quando disse che non contava nulla, a proposito degli esuberi, rimasi basita”.

Della sua Juve le piace

“Questa ritrovata giovinezza e passione di Higuain, che sta giocando alla grande. Forse Sarri lo vede più di altri e questo gli ha fatto bene. E poi sono molto attenta a De Ligt, e lo sto vedendo crescere”.

L’Inter di Conte può vincere lo scudetto?

“Sì. Conte arrivò ai quarti dell’Europeo con Zaza e Pellé, qui ha pure una grande società. E, con Antonio, non sarà pazza Inter”.

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