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Bandini: il risultato di Inter-Juve è il riflesso del divario di talento tra i campioni e i loro aspiranti sfidanti

Sul Guardian: “Laddove Sarri cercava di smorzare la tensione, Conte sembrava rischiasse di esserne consumato”

Bandini: il risultato di Inter-Juve è il riflesso del divario di talento tra i campioni e i loro aspiranti sfidanti

Nicky Bandini sul Guardian scrive un lungo articolo sul derby di domenica sera tra Inter e Juve. “Erano quattro mesi e mezzo che Conte lo aspettava”, è scritto.

Con la Juve il tecnico nerazzurro si è fatto conoscere, sia come giocatore che come allenatore. Lo ha riportato alla gloria dopo averne assunto il comando nel 2011. E da allora la Juve ha dominato il calcio italiano.

“L’Inter si è avvicinata a Conte questa primavera nella speranza che potesse aiutarla a demolire il colosso che aveva costruito”.

Dopo le qualifiche consecutive in Champions League ottenute con Spalletti, infatti, è arrivato il momento di fare un altro passo avanti e di competere per il titolo invece che solo per un posto tra le prime quattro del campionato.

“Conte difficilmente avrebbe potuto iniziare meglio”, scrive il quotidiano. Sei partite vinte e uno stop alla Juve che da 552 giorni di seguito era in testa alla classifica. I nerazzurri sono arrivati al derby con due punti di vantaggio sui bianconeri.

Ma è passata la Juve.

Sorprendente il contrasto tra il comportamento dei due tecnici:

“Laddove Sarri cercava di smorzare la tensione, Conte sembrava rischiasse di essere consumato da essa”.

Lo ha dimostrato perdendo la pazienza in conferenza stampa per il referendum dei tifosi per la stella da rimuovere dall’Allianz. Ha minacciato di lasciare il calcio, ma per l’Inter sarebbe un duro colpo perderlo.

Il Guardian ripercorre le principali azioni del derby d’Italia. Elogia la duttilità di Maurizio Sarri:

“convinto di essere troppo rigido nelle selezioni della sua squadra al Napoli e al Chelsea, ha dimostrato in queste prime settimane di stagione che un vecchio cane può imparare nuovi trucchi”.

Per un momento, scrive il quotidiano, è sembrato che l’Inter potesse essere spazzata via, invece Lautaro Martinez ha pareggiato a metà primo tempo.

L’infortunio di Sensi, però, ha spezzato la partita. Il suo sostituto, Matías Vecino, non ha garantito la stessa energia. Poi è uscito Godìn per un infortunio al ginocchio. Bastoni, inserito da Conte, ha responsabilità nell’aver fatto passare la palla arrivata poi a Higuain per il raddoppio bianconero.

Il punteggio finale di 2-1 è stato

“un riflesso giusto del gioco, e forse del divario di talento che esiste ancora tra i campioni e i loro aspiranti sfidanti”.

La cosa sorprendente è il modo in cui entrambe le squadre sembrano riflettere già le personalità dei loro nuovi manager.

“L’Inter di Conte ha combattuto furiosamente anche quando è andata sotto, e ha avuto possibilità di raggiungere il pareggio. La Juventus di Sarri ha allentato le palle lunghe dopo quella prima raffica e ha iniziato a costruire i piccoli triangoli familiari. Il gol di Higuaín è arrivato alla fine di una sequenza di 24 passaggi”.

Sarri ha dichiarato che “i giocatori di qualità possono produrre una bella sinfonia” e sicuramente ne ha in abbondanza. Alcuni avrebbero dovuto partire in estate.

“sarebbe interessante chiedersi quanto sarebbe potuto essere diverso il gioco se Higuaín fosse stato venduto o Dybala scambiato con Romelu Lukaku”.

Sarà dura bilanciare tutti.

“Il lavoro del manager, tuttavia, è semplicemente quello di utilizzare gli strumenti a sua disposizione. Sarri lo fece con grande efficacia. “A volte”, rifletté in seguito, “Mi sono persino divertito””.

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