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Abbiamo una qualità strepitosa, ma siamo più confusi di Mattarella dopo aver finito le consultazioni

La sintesi scumbinata di Juve-Napoli

Abbiamo una qualità strepitosa, ma siamo più confusi di Mattarella dopo aver finito le consultazioni

Ua’ la Juventus ad Agosto? Ma che davvero? Subito. E jamm ‘a Torino. Pronti, partenza, via, bloccati, l’ansia, Di Lorenzo su Ronaldo, uh marò, Fabian Ruiz a tre all’ora.

Ma chi è quello in panchina? Martusciello, e che vuole? Niente legge i messaggi di Sarri.

Allan, tiro, il codice fiscale para

Calcio d’angolo, ribattuta, tiro, Bonucci abbattuto, palla a centrocampo, difende solo Allan, goal 1-0, Danilo. E quando è entrato? Dieci secondi fa, al posto di De Sciglio. Che ciorta!

Palla persa, ma che modulo stiamo usando? Il modulo Isee, ci appara il reddito di cittadinanza a centrocampo, due a zero, Higuain.

Cantano tutti a Torino, si va negli spogliatoi, ed Insigne e Ghoulam ci restano. Entrano Mario Rui e Lozano, Hirving Gennaro Lozano, ma segna Ronaldo.

Ma come? Mario Rui a scuola non ha mai disegnato una diagonale e si è perso il bamboccione milionario. Marò, che disastro.

A Torino parlano napoletano, ‘O surdato nnamurato, e Costantino il bullo la insacca di testa. 3-1.

Mario Rui fa una cosa buona, corre con la palla e non la perde, alla millesima bestemmia che gli arriva da ogni parte di Napoli, la mette al centro, e Genny segna, perché lui segna sempre, ovunque segna. 3-2.

La paura fa 90, ricordatevela sta cosa, Martusciello finisce i giga, non gli arrivano notifiche e muove la testa come se fosse a guardare Federer-Nadal, ma Lozanito uccella Mr 75 milioni (per Caressa scivola) che lo stende.

Punizione, segna Di Lorenzo 3-3. Gio’- Gio’ gioiellino anonimo di un mercato bistrattato, arravoglia il biondo olandese.

Oje vita, Oje vita mia, diventa Oh Allegri dove sta il tuo catenaccio?

Mamma mia che partita, Elmas litiga con Pjanic è dove sta la novità? Pjanic scende in campo come i cuozzi a Mergellina, per fare tarantelle.

Elmas ruba la palla a Dybala che si tuffa e mima un calcio, un infarto e corto circuito. Punizione, la paura dicevamo fa 90, ed è questo il minuto in cui Kalidou svirgola nel sette alla sinistra di Meret. 4-3.

Una beffa, una condanna, un gioco perverso di una ruota che sta ancora in ferie.

Ce ne torniamo da Torino con le mani in tasca, da una la consapevolezza che abbiamo una qualità strepitosa, dall’altra quella che siamo più confusi di Mattarella dopo aver finito le consultazioni.

E chest’è, a Napoli-Sampdoria.

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