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Libero stronca The New Pope: è un orrore. Serie blasfema, tra autoerotismo e droga

Il nuovo prodotto di Sorrentino rischia di essere una profezia che si auto-avvera come Habemus Papam di Nanni Moretti

Libero stronca The New Pope: è un orrore. Serie blasfema, tra autoerotismo e droga

Su Libero Gianluca Veneziani lancia accuse alla nuova serie Sky “The New Pope”, di Paolo Sorrentino. La fiction sul Pontefice presentata ieri alla Mostra di Venezia ha la colpa di essere blasfema.

Veneziani scrive che sembra

“un tentativo, a tratti voyeuristico, di indulgere sulle miserie umane che quasi si acuiscono a contatto col divino. Di mettere in scena la degradazione morale e spirituale che si consuma in luoghi sacri. Denunciando l’ipocrisia e la contraddizione tra il predicare santità e il vivere in nome dell’edonismo e avventurandosi perfino in scene blasfeme”.

Le scene incriminate sono il risveglio del vecchio Papa, Jude Law, e la sua passeggiata in costume bianco sulla spiaggia, “circondato da uno stuolo di giovani donne adoranti”, ma anche quella in cui il Papa “si fa masturbare dalla sua assistente”.

“È l’apoteosi, l’orgasmo, verrebbe da dire, di un’attenzione morbosa alla sessualità che innerva tutta la serie. Dalla scena in cui la responsabile marketing del Vaticano improvvisa uno spogliarello davanti ad alcuni fraticelli compiaciuti, prima di fermarsi e mostrare loro il dito medio, all’immagine in cui alcune suore ballano in discoteca ancheggiando sensualmente. Fino al passaggio in cui la stessa responsabile marketing si masturba”.

Anche il nuovo Papa, John Malkovich, non ne esce meglio, scrive Veneziani.

“Usa stupefacenti per lenire il dolore di non essere riuscito a salvare suo fratello, ammette di non aver scritto lui il testo dottrinario per cui è diventato noto e nasconde le sue fragilità sotto eccentrici abiti da dandy”.

The New Pope, in questo modo, si trasforma in niente di più che

“una rappresentazione macchiettistica di ciò che la Chiesa è, e ti induce anche a rivalutarla, facendoti pensare: be’,il Vaticano non sta poi messo così male come dice Sorrentino”.

Ma il rischio è che diventi una profezia che si auto-avvera, come accaduto con Habemus Papam di Nanni Moretti.

“Nel caso di Moretti erano state profetiche le dimissioni del Papa, stavolta non vorremmo che il prossimo pontefice consumi droghe, si circondi di pin-up e, al posto delle mani divine, si faccia aiutare da mani molto più profane…”

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