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Il culo di Sarri e il libro della sessuologa Roberta Rossi

FALLI DA DIETRO – Botta pesante per il Napoli, ora occorre equilibrio da parte di tutti. Dei tifosi innanzi tutto. L’erba raccolta da Ilicic e consegnata all’arbitro

Il culo di Sarri e il libro della sessuologa Roberta Rossi

FALLI DA DIETRO – COMMENTO ALLA 5° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2019-20
La botta è pesante.

Ora occorre equilibrio da parte di tutti. Dei tifosi innanzi tutto.

Gli entusiasmi, forse eccessivi, dopo il trionfo Champions, non facciano seguito alle critiche anch’esse eccessive dopo la delusione di questa notte incredibile.

Equilibrio dunque. E obbiettività.

Proviamoci.

Il cattivo.

L’approccio.
Il solito primo tempo regalato agli avversari.
Il segnale che Re Carlo non sia un motivatore. Non trasmette alla squadra la rabbia, la ferocia, di chiudere subito.
Costretti anche da Maran a giocare così, certo.

L’Imperatore nero è nervoso.
Deve ricordarsi che lui è il nostro Condottiero.

Il centrocampo a quattro.
Il Pibe di Fratta lo soffre. E lo soffre anche il messicano.
Intanto Re Carlo non vuole e non può schierare tre centrocampisti perché in quel caso avrebbe bisogno del regista.
Che non ha. Che non ha voluto.

Seconda sconfitta dopo cinque gare.
Quante partite perde di solito una squadra che vince lo scudetto?
Quattro? Cinque?

Il buono.

La squadra ha giocato. Tante occasioni. Pali, incornate, bombardamenti da tutte le direzioni.

Ma il calcio è un gioco semplice. Se non la butti dentro, non vinci.
E qualche volta la perdi addirittura.
E guarda caso la perdi sulla solita ripartenza, con la difesa impreparata.

Sei punti dai Suninter dopo cinque gare.
Ma per fortuna siamo solo a settembre. C’è tempo.

A San Siro noia.

La decide D’Ambrosio Danilo da Somma Vesuviana.

Una mamma brava calciatrice, quasi da nazionale. Un fratello gemello uguale uguale da non credere che gioca nel Siena.

D’Ambrosio. Quello criticato sempre e per sempre.
Quello che deve ammuffire in panchina. E che invece alla fine le gioca tutte.
Quello che con umiltà c’è sempre e non tradisce mai.

Cinque su cinque per Antonio Conte.

Una difesa bunker di livello planetario. Dove tutti eccellono. Da Handa alla sua 300° a De Vrji, da incoronare. Al mostruoso Godin.

Intanto sugli spalti un bandierone enorme a ricordare Diabolik da parte di entrambe le tifoserie gemellate, l’omaggio inquietante all’ultrà ucciso ad agosto.

Per restare in argomento i giudici federali presenti a Parma non hanno segnalato nessun coro contro Dalbert e hanno stabilito un supplemento di indagine.
Pare dunque che adesso sia Dalbert a dovere delle spiegazioni.

Partita difficile e prima sconfitta per i Sangue Oro.
Occasioni sprecate parecchie, poi un calo fisico evidente. Poi altre occasioni per recuperare dando tutto. Troppi entusiasmi dopo Bologna.

La Dea aggredisce dal primo minuto.
Freuler e De Roon tuttocampisti ormai completi. Decisivo Gollini che nega il gol al Ciclope bosniaco e a Kalinic.

Molto interessante l’immagine di Illicic che raccoglie dall’erba una barretta inequivocabilmente di pakistano puro e la passa all’arbitro.
Che riconoscente la intasca.

Priva del Toy Boy affaticato dopo una notte a smadonnare contro il premio dato alla Pulce, gli ergastolani la sfangano anche a Brescia.
Non fosse altro per il fatto che concedono una punizione inesistente. Non c’è lui a tirarla sulla barriera e allora segna il Piccolo Principe.

Io sto culo di quello che una volta vestiva la tuta, a Napoli non me lo ricordo.

Per restare in argomento. Ma non tanto.

E’ da ieri in libreria un volume della sessuologa Roberta Rossi spiega come funziona l’orgasmo femminile e alcune convinzioni errate su cos’è il sesso per le donne

Ha un titolo attraente: “Vengo prima io”.

In esso si cerca di dimostrare con dotte osservazioni una tesi rivoluzionaria.
La vagina non è fatta per procurare piacere.

Figuriamoci il culo.

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