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A Bologna la maglia più venduta è quella di Mihajlovic

Su Repubblica reportage molto bello di Gabriele Romagnoli da Bologna. Il rapporto con la città e anche le reazioni dei pazienti del Sant’Orsola

A Bologna la maglia più venduta è quella di  Mihajlovic

Repubblica ospita un ampio reportage di Gabriele Romagnoli su Bologna e Mihajlovic l’allenatore cui a inizio stagione è stata diagnosticata una forma di leucemia. Ecco due brevi estratti.

Sull’orlo della retrocessione la squadra dello scorso anno ha incrociato Mihajlovic e gli si è consegnata. I nuovi sono venuti per lui. Non ha disegnato uno schema, ma una personalità: 4-2-3-coraggio, diventata la parola chiave ben prima della malattia. Al suo arrivo i giocatori hanno fatto un passo indietro, un’ulteriore rinuncia al protagonismo di cui il loro mestiere si nutre. La maglia rossoblù più venduta non ha sulla schiena il nome di un calciatore ma, caso inedito quello dell’allenatore e il numero 11, che allude agli undici leoni, da lui trasformati, gattini che erano, e ammaestrati. Alla vigilia delle partite i tifosi non si chiedono più se giocherà Palacio o Santander, ma se Mihajlovic ci sarà o no.

Le reazione degli altri pazienti

E fermo resta, nella sua stanza attrezzata all’ospedale Sant’Orsola. Qualcuno ha perfino criticato la “serenata” a sorpresa dei suoi calciatori dopo la vittoria di domenica scorsa: «E gli altri malati?». Abbiamo provato a chiederlo, con discrezione. Riferiscono di sentimenti contrastanti. Li lusinga il fermento, l’attenzione per una condizione che li riguarda. Li preoccupa la banalizzazione, il mito del guerriero che fa da scudo all’ineluttabilità della paura, messa in ombra come un tempo si metteva la malattia stessa. Sottolineano che per un allenatore a cui si mantiene con lealtà il posto, tanti lo perdono, discriminati e dimenticati, anche nel settore pubblico. Sanno che la luce accesa nella stanza di Mihajlovic illumina tutti.

 

 

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