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E ora Sarri che farà? Lo striscione “Cercola presente” resta in tangenziale tra Barra e Ponticelli”

Il tecnico, che ha fatto delle sua radici un vanto, non può e non deve tacere. E nemmeno la Fifa e la stampa nazionale. Bisogna prendere posizione contro abusi evidentemente razzisti

E ora Sarri che farà? Lo striscione “Cercola presente” resta in tangenziale tra Barra e Ponticelli”

Ed ora Sarri che posizione prende? Scende dal bus? Mostra il dito medio? O fa finta di niente, indifferente, accerchiato e protetto da quella provincia dorata che è la Juventus?

Poco più di due anni fa, dichiarava, dopo Juventus-Napoli:

“Il mio gesto (il dito medio ai tifosi bianconeri, ndr) era rivolto ad un gruppo di persone che ci insultava e ci sputava. Solo perché napoletani. Inoltre, ci insultavano proprio per la nostra napoletanità”.

Ecco appunto, per la napoletanità, o per il semplice fatto di essere nati in Campania. E poi che importa se uno per caso sia nato ad Avellino, e da generazioni sia valdostano.

Insomma, da “non si fitta ai merdionali” a “qui i campani non possono entrare” è un attimo, una vergogna, una ripicca paesana, una altezzosità tamarra. Tipo il bullo di campagna che gira in Ferrari tra i cipressi e le palle di fieno, guardato con disprezzo dai compaesani.

Siamo indignati, ma stiamo commettendo un grosso errore a limitare la faccenda ad una mera questione di rivalità calcistica. Qui deve intervenire la Fifa.

Immaginate se a Madrid, per un clasìco, vietassero ai catalani di entrare al Bernabeu? Ci sarebbero rivoluzioni, si griderebbe allo scandalo, si alzerebbe un polverone, che Calciopoli a confronto sarebbe niente.

La Juventus ha preso una decisione razzista, si è resa autrice di una colpo alla libertà individuale, si è emarginata dalla decenza tracciando una linea nera e meschina sull’immagine del calcio italiano.

Sarri, che ha fatto delle sua radici un vanto, un motivo di ribellione alla “caccia al napoletano” non può e non deve tacere, per la onestà intellettuale che gli è sempre stata riconosciuta, e per la dignità napolide che ha sempre sostenuto con orgoglio.

La stampa nazionale deve insorgere e prendere finalmente posizione contro abusi che esulano dal pallone ed entrano in una sfera razzista evidente. Qui non si tratta più di dopare mediaticamente calciatori (vedi Dybala da Messi a capriccioso) ma di preservare un briciolo di credibilità.

I nati in Campania non possono entrare allo Stadium. Lo striscione “Cercola presente” resterà in tangenziale tra Barra e Ponticelli, emarginato e sconfitto.

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