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Coutinho, Sanchez, Perisic, il mercato si fa coi prestiti senza obbligo di riscatto (a proposito di James)

Chissà se anche al Bayern ci sono i papponisti che mettono sotto accusa il club per la figuraccia rimediata con simili operazioni (senza aver sborsato somme importanti)

Coutinho, Sanchez, Perisic, il mercato si fa coi prestiti senza obbligo di riscatto (a proposito di James)

I tamburi del papponismo hanno ripreso a suonare. E mentre il tifo rivendicativo napoletano – sono un po’ come le manifestazioni di una volta dei disoccupati organizzati – ha ripreso a farsi sentire (non c’è notizia), c’è un fenomeno di questo calciomercato che va registrato. E cioè il fenomeno – che coinvolge club anche ricchi come Bayern e Inter – dei prestiti con diritto (e non obbligo) di riscatto. Proprio quello che De Laurentiis ha chiesto per James Rodriguez. Formula per calciatori che sono costati e costano ancora un botto a club che adesso non sanno come eliminare questi costi.

Il Bayern Monaco ha preso con la formula del prestito e il diritto di riscatto due calciatori come Coutinho e Perisic che Barcellona e Inter non volevano più. Lo stesso dicasi per il Manchester United che addirittura versa la metà dello stipendio a Sanchez pur avendolo ceduto in prestito.

Sono normali operazioni di calciomercato. Chissà se in Germania c’è qualcuno tra i tifosi del Bayern che – dopo aver snobbato la campagna abbonamenti (il principio base del tifo rivendicativo è chiedere senza dare) – ha messo sotto accusa il club per aver preso due calciatori in prestito senza il timore della figuraccia nei confronti del calcio internazionale.

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