Zazzaroni scrive che i tempi con cui il club di De Laurentiis porta a termine i contratti sono troppo lunghi per la chiusura del mercato. Paratici, intanto, rifiuta di liberare l’attaccante
Se guardiamo al tempo di attesa che Napoli e Juve possono concedersi per una decisione di Icardi, è sicuramente in vantaggio la Juve, scrive Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport. Il motivo è la differente tempistica rapidità con cui si portano a termine i contratti nei due club.
L’Inter è a meno 11 da Icardi, il Napoli a meno 4. Il motivo è semplice:
“I tempi del poule di professionisti (fiscalisti, tributaristi, lavoristi e potete aggiungere tutti gli ‘isti’ che volete) guidato da Andrea Chiavelli sono leggendari e in qualche occasione si sono rivelati penalizzanti, poiché la pazienza non è certamente la principale virtù degli uomini di calcio che vogliono vendere”:
Per Lozano, ad esempio, la trattativa è durata quasi tre settimana dopo il sì dell’agente, Mino Raiola:
“non potete immaginare l’intensità dello scambio di mail e messaggi al vetriolo che ha caratterizzato il periodo tra l’8 e il 15 agosto”.
Paratici ha continuato a lavorare alla questione esuberi:
“un intermediario gradito alle parti ha comunque provato a suggerire al responsabile dell’area tecnica della Juve di liberare il prigioniero Icardi per favorirne in qualche modo l’evasione dall’Inter”.
L’argentino continua a chiedere di parlare con Zhang che, però, non ne vuole sapere.
