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Sullo stadio che sceneggiata napoletana: hanno perso tutti, tranne ADL

Lo stadio resta fatiscente. La zona limitrofa avvolta nel degrado. Il San Paolo non crea posti di lavoro veri (brindano gli abusivi all’esterno), non crea ricchezza patrimoniale per l’odiata società del Pappone e il Comune perderà ogni anno 1 milione di euro sullo stadio.

Sullo stadio che sceneggiata napoletana: hanno perso tutti, tranne ADL

Anni di chiacchiere. Anni persi, mentre il mondo corre. Ci si perde tra polemiche, progetti e degrado. Il San Paolo sembra avvolto da una maledizione. In realtà a Napoli – come a Roma – la rigenerazione urbana é un concetto rifiutato con sdegno. Il degrado é stato ormai elevato a identità e riqualificare strutture e quartieri é gentrification, la resa al capitalismo che non ci capisce e che non si vuole capire.

Ricapitoliamo i fatti, questi noiosi e odiosi orpelli. La convenzione Comune-SSCN dura 5 anni piú altri 5. Di fatto, 10 anni. Dato che, tranne il Napoli, nessun altro ha interesse a utilizzare il San Paolo.
Il tutto per la modica somma di 850.000€ l’anno.
Peccato che a bilancio il Comune abbia previsto come mere spese per la struttura (non il personale, dunque) oltre 2 milioni di euro.
A ciò si aggiunga che sono stati spesi 25 milioni di soldi pubblici (per usare l’infelice espressione di Borriello: in realtà esistono i soldi di chi paga le tasse) per cambiare i sediolini, rifare i bagni e mettere due maxischermi. Niente di strutturale. Roba da anni ’90. E pensare che il comune in pre-dissesto (ma tecnicamente fallito) voleva anche accendere un mutuo… Analfabetismo amministrativo.
Insomma, soldi dei contribuenti napoletani buttati. Nel cesso, citando Aurelio.
L’unico che ride é proprio De Laurentiis. Ha una convenzione a un prezzo basso. La Regione gli ha fatto dei lavori allo stadio che in qualsiasi altra parte d’Europa avrebbe fatto il club. La durata della convenzione ha il seguente sottotitolo: finita la parentesi venezuelana a Palazzo San Giacomo, si aprirà la partita con il nuovo Sindaco che dovrà necessariamente vendere un po’ di immobili dell’Ente Comune.
Chi ci perde é la Città. Lo stadio resta fatiscente. La zona limitrofa avvolta nel tanto amato degrado. Il San Paolo così come é non crea posti di lavoro veri (brindano gli abusivi all’esterno), non crea ricchezza patrimoniale per l’odiata società del Pappone e il Comune perderà ogni anno 1 milione e passa di euro sullo stadio. Un capolavoro.
Aurelio almeno gli ha regalato 150 biglietti. Che signore.
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