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Repubblica: boom di 100 e lode alla maturità al Sud. Ribaltato il giudizio dell’Invalsi

E’ polemica sui voti: dipendono dalle valutazioni delle commissioni locali che tengono conto delle condizioni ambientali dunque non sono attendibili

I voti più alti alla maturità? Li prendono gli studenti del Sud. Gli stessi che si sono classificati maluccio alle prove Invalsi, decretando un’Italia a doppia velocità.

Lo dicono i dati diffusi ieri dal ministero dell’Istruzione.

I diplomati con 100 e lode sono aumentati: dall’1,3 all’1,6%. Non in tutta Italia in maniera uniforme, però. Nel Paese ci sono state 7.365 lodi e quasi la metà è concentrata in Campania (1.287), Puglia (1.225) e Sicilia (817).

Il Lazio arriva a 673 maturi con 100 e lode, la Lombardia si ferma a 484.

Gli studenti piemontesi incassano 279 cento e lode, quelli del Veneto 364.

L’Emilia Romagna conta 407 lodi, la vicina Toscana appena 262.

Ad aver ottenuto invece il minor numero di 100 sono le regioni del Nord come Piemonte, Lombardia, veneto e Friuli Venezia Giulia.

Il motivo, secondo Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli, è che il voto della maturità dipende dalle commissioni locali e dalla loro valutazione. Le sue dichiarazioni sono su Repubblica:

“I giudizi dell’esame di Stato dipendono dai criteri dati dalle singole commissioni che tengono conto delle condizioni ambientali”.

 

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