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In Italia la carta d’identità elettronica è un miraggio. A Napoli possono volerci anche 67 giorni

Avrebbe dovuto alleggerire gli uffici comunali invece li ha mandati in tilt. A Palermo sono pronti dal 2017 e non sono mai partiti

In Italia la carta d’identità elettronica è un miraggio. A Napoli possono volerci anche 67 giorni

La carta di identità elettronica non ha alleggerito per niente il carico degli uffici comunali, anzi. Li ha letteralmente mandati in tilt. Lo scrive oggi Repubblica.

“In questo inizio d’estate il Poligrafico ne sforna più di quarantamila al giorno, ma il collo di bottiglia restano i Comuni: gli sportelli sono intasati, e le prenotazioni — che dovrebbero scongiurare inutili e ripetuti pellegrinaggi all’anagrafe — rimandano a data da destinarsi”.

Eppure, dichiara Stefano Imperatori, direttore Sviluppo soluzioni integrate del Poligrafico e Zecca dello Stato, “Ci vogliono 10, al massimo 12 minuti per sbrigare una domanda”.

Invece ci vogliono fino a 4 mesi a Roma, tre a Torino. A Milano occorre aspettare settembre. Su 7.914 comuni italiani, poi, ce ne sono cinque che non sanno neppure cosa siano le carte d’identità elettroniche: ancora vanno avanti con le vecchie. Quattro sono comuni piccolissimi, poi c’è Palermo dove sono pronti dall’autunno del 2017, a detta dell’assessore, ma non sono mai partiti.

A Napoli? Per avere la tessera elettronica possono servire anche 67 giorni. Il minimo, comunque, è 20. In 4 municipalità su 10 è possibile prenotarsi per ottenerla, in altre 6 non c’è mai stata prenotazione o è stata sospesa perché i tempi erano troppo lunghi. In ogni ufficio ci sono dalle 50 alle 100 richieste al giorno.

Nei casi più urgenti, come una partenza imminente, è possibile ricevere subito la vecchia carta di identità cartacea. A Napoli si paga la carenza di personale e i molti dipendenti usciti con “quota 100”. Dal mese di agosto dovrebbero arrivare rinforzi con lo scorrimento delle graduatorie degli idonei al vecchio concorso 2010.

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