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Il giugno da record del Napolista (si è letti anche senza cercare il consenso)

Prestazione record del 2019 e degli ultimi dodici mesi. Senza mai compiacere il lettore. Un ringraziamento a chi condivide le nostre idee, a chi ci sceglie per autorevolezza e ai nostri fedelissimi haters

Il giugno da record del Napolista (si è letti anche senza cercare il consenso)

Miglior risultato

Giugno 2019. Si chiude un mese da record per il Napolista. Per svariati motivi. Tra questi, anche motivi che potremmo definire aziendali. Grazie a voi lettori – per dirla alla Renzo Arbore – a giugno il Napolista ha sbancato. Record di contatti del 2019 e record degli ultimi dodici mesi. Insomma, ci avete premiato. E ovviamente vi ringraziamo (lo faremo tra poco nel dettaglio). Un risultato particolarmente importante per noi perché da metà aprile il Napolista ha dovuto fare i conti con cambiamenti importanti – il direttore Gallo è andato qualche mese a ossigenarsi – e, come al solito, quando si è in difficoltà bisogna affidarsi a una donna e non si sbaglia mai. Noi ci siamo affidati a due donne: Francesca Leva e Ilaria Puglia, e i risultati sono immediatamente arrivati. Oltre ovviamente all’apporto dei napolisti storici che non hanno fatto mai mancare il loro sostegno e il loro contributo.

Giugno è stato il mese in cui sono miseramente crollati i castelli d’argilla del populismo. Sarri alla Juventus è stata la disfatta dei vampiri del consenso. Ce ne siamo occupati con doverosa dovizia di particolari. Ed è stato alla base del nostro successo.

Una linea politica mai compiacente

Vogliamo, a questo proposito, evidenziare un aspetto che ci sta particolarmente a cuore. Ormai il giornalismo – soprattutto on line (anche se non solo) – sembra sempre più alla ricerca di consenso. Ecco, pur essendo un “sito-tifoso”, il Napolista tutto è tranne che una testata alla ricerca del consenso. Proprio non ci interessa. È uno spazio informativo che, pur ovviamente ospitando idee in dissenso, ha una linea “politica” chiara ed è una linea politica urticante, fastidiosa, per tanti tifosi del Napoli. Soprattutto per i residenti a Napoli. Ed è quindi per noi una doppia soddisfazione essere premiati dal pubblico nonostante la naturale ritrosia a scrivere ciò che al tifoso farebbe piacere leggere.

Prima di un’ultima analisi, ci piace qui ricordare che il Napolista è ormai sempre più una testata di livello nazionale. Pur rimanendo Napoli “il campo principale” – per dirla alla “Tutto il calcio minuto per minuto” – le piazze di Roma e di Milano sono sempre più seguite ed è un dato che ci inorgoglisce.

Le tre fasce di ringraziamenti

Suddividiamo in tre fasce i nostri ringraziamenti.

Innanzitutto ringraziamo i napolisti fedeli, gli “estranei alla massa” potremmo dire scherzando, ossia coloro i quali da sempre condividono la nostra linea e non ci fanno mai sentire soli, anche con il loro silenzioso apporto.

I tanti che, pur non condividendo sempre il nostro punto di vista, ci ritengono una testata autorevole e credibile. E tra questi ci sono tanti osservatori neutrali – giornalisti o tifosi di altre squadre – che considerano il Napolista una tribuna autorevole e degna di essere visitata per l’originalità delle idee e la profondità dei contenuti.

E infine gli haters – altra categoria di fedelissimi – che, pur ricoprendoci di insulti da quasi dieci anni, non riescono a fare a meno di noi. Anche a loro dobbiamo il successo e il record di contatti del Napolista. Ormai sono parte di noi. Ci auguriamo di poter sempre fornire argomentazioni per raccogliere il loro acceso disappunto.

Grazie a tutti da parte della redazione del Napolista.

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