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Ora, per la Gazzetta, Sarri è un filosofo metropolitano ingiustamente accusato di integralismo

Il trasferimento alla Juventus fa miracoli. La Gazza scrive di falsa retorica che lo ha descritto come integralista (un attacco al collega Vernazza?) e addirittura elogia il suo inglese

Ora, per la Gazzetta, Sarri è un filosofo metropolitano ingiustamente accusato di integralismo

Da Eurasia ad Estasia

La vita è certamente faticosa ma regala alcune chicche straordinarie che alleggeriscono le giornate più pesanti. Per fortuna esiste la Gazzetta dello Sport quotidiano senza memoria (e ci fermiamo qui). Oggi pubblica un articolo a firma Filippo Conticello il cui incipit è da consegnare alla storia del giornalismo:

Maurizio Sarri, filosofo metropolitano e studioso di calcio, non ha perso neanche un secondo.

Ma come? Balzerebbe dalla sedia l’ignaro lettore. Ma è la stessa Gazzetta che per tre anni ha fatto la morale – talvolta non senza ragione – sui comportamenti beceri del fu allenatore del Napoli? I tempi sono cambiati. Non si è più in guerra con l’Eurasia. Si è in guerra con l’Estasia. E i libri e le enciclopedie vanno rapidamente aggiornati. Scrivere a caratteri cubitali: filosofo metropolitano.

Il racconto prosegue: “Tra una Merit e l’altra, lo raccontano concentratissimo, prodigo di riunioni con i collabora- tori, voglioso di iniziare a sperimentare: non sarà una Juve monolitica, come da lui stesso ammesso tra le luci della prima conferenza”. Non monolitica.

L’elogio del suo inglese

Ma non è finita qui. La Gazzetta trova anche il modo di elogiare l’inglese di Sarri che – insomma diciamolo – non è proprio oxfordiano. Non c’è nulla di male. Conticello, però, racconta che Sarri ha parlato al telefono con De Ligt e il giornalista ci fa sapere che “il tecnico avrebbe apprezzato, spiegato nei dettagli, raccontato con l’inglese affinato nell’ultimo anno. Ha convinto ed è stato convinto”.

Infine l’integralismo.

E, al di là di certa falsa retorica che lo ha descritto come un integralista, Sarri ha dimostrato di conoscere le sfumature e l’arte della duttilità: il 4-3-1-2 di Empoli gli è valso una promozione in A e una valanga di complimenti.

Era certamente un invito al collega Vernazza a modificare prontamente una serie di articoli scritti in passato, tra cui questo dedicato ai tre anni di integralismo a Napoli.

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