Il calcio sull’esempio del Rugby potrebbe sacrificare i campionati nazionali per aprirsi alle competizioni internazionali

Il Fatto Quotidiano lancia oggi un nuovo dilemma: possibile che il percorso intrapreso dallo sport oggi possa portare a dire addio allo Scudetto?
Nei tornei nazionali vincono sempre i soliti club: il calcio come il rugby e la pallanuoto Molti propongono competizioni continentali contro la noia. Il rischio? Leghe di grandi club che uccidono i piccoli
Sembra impossibile imaginare una stagione calcistica senza scudetto, eppure sembra proprio questa la strada intrapresa da chi propone l’idea di una Super Champions ricca di sponsor e diritti tv, in cui primeggiano i forti, mentre gli altri stanno a scannarsi nelle serie cadette. È la sttrada già intrapresa ad esempio da Rugby e Hockey
Forse i campionati continentali accrescerebbero lo spirito europeo, ma farebbero tramontare l’Italia delle città che si raccoglie intorno agli stadi più che ai campanili. E molte realtà importanti – che oggi occupano la media classifica di A – rischierebbero di evaporare.
Campionato sì
Si eviterebbe così la noia dei campionati nazionali come quello italiano, in cui già ad agosto si può essere sicuri di chi vincerà la prossima stagione.
L’Italia non fa eccezione: la Juve per meriti propri (il nuovo stadio, un miglioramento della rosa con l’occhio ai conti) e demeriti altrui (i fallimenti dell’Inter, i disastri societari del Milan, i progetti abortiti della Roma) vince in serie, impensierita un paio di volte dal Napoli.
La tentazione della Super Lega è forte, un intero campionato delle big europee in cui si entrerebbe per diritti storici più che di campo.
Campionato no
Ci sono realtà dove lo scudetto non esiste da anni, come l’Hockey dove i destini si giocano nei campionati transnazionali.
A rompere il ghiaccio è stato il Bolzano, la Juventus del disco piatto con 19 campionati vinti, che dal 2014 gioca nella lega privata Ebel (oggi Erste Bank); un supercampionato che raccoglie squadre da Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Italia. Non ci sono promozioni e retrocessioni, si entra su iscrizione rispettando standard di stadio e bilanci.
La terza via
Quella del Rugby che ha lasciato in esistenza il campionato nazionale che però nel corso degli anni ha perso le sue stelle come la Benetton Treviso, che dal 2010 ha lasciato la lega nazionale di rugby per volare in Europa. Il campionato ha perso campioni, ma ne ha guadagnato in imprevedibilità.