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De Laurentiis vuole dare Pépé ad Ancelotti. Icardi è come il tormentone Cavani. Insigne resta? Nì

La strategia del Napoli prevede un acquisto di peso: o l’ivoriano o un mister X. Il centravanti è Milik, in alternativa Mertens. James solo in prestito

De Laurentiis vuole dare Pépé ad Ancelotti. Icardi è come il tormentone Cavani. Insigne resta? Nì

La strategia

Ecco la strategia di Aurelio De Laurentiis messa a punto in queste ore di stallo permanente del caso James Rodriguez. Una strategia che si può dividere in sei paragrafi i in base ai ragionamenti del presidente e captati dal Napolista.

1) L’obiettivo principale è diventato Nicolas Pépé del Lille, che consentirebbe ad Ancelotti di accentuare la profondità che intende dare al nuovo Napoli. Su Pépé c’è però la concorrenza del Manchester United e non sarà affatto facile spuntarla anche se il giocatore ha già fatto arrivare il suo gradimento per Ancelotti e la città. L’investimento rientrerebbe nella filosofia societaria avviata sin dai tempi di Cavani: valorizzare l’attaccante ivoriano e monetizzare tra qualche anno. “Quattro o cinque anni”, ma Pépé ha già 24 anni, non dimentichiamolo. Domanda: ma Pépé esclude Icardi o James Rodriguez? Cominciamo dal secondo perché la risposta è più semplice. No, non esclude l’arrivo del colombiano, ma sempre a patto che il Real cede sull’ipotesi del prestito come già con i tedeschi del Bayern.

Icardi

2) E veniamo a Icardi. Il sogno di avere l’interista là davanti comincia ad assomigliare al tormentone vissuto l’anno scorso con Cavani e che il presidente stroncò più volte nel ritiro di Dimaro. Adesso si ripete il copione, con l’aggiunta non secondaria del pregiudizio feroce di De Laurentiis contro la moglie-manager di Maurito, Wanda Nara. Quasi una condizione irrinunciabile per il Napoli. Per la serie: la moglie torni dietro le quinte e ne parliamo. In ogni caso lo stallo su James e il no a Wanda Nara ribadiscono che al momento l’obiettivo vero è uno solo: Pépé, appunto.

3) E se l’attaccante ivoriano dovesse prenderlo il Manchester? Risposta: puntiamo su un altro nome adesso top secret. In ogni caso nessun cavallo di ritorno (per esempio Zapata, se non Higuain, lo stesso Cavani) ma un giocatore che rientri nella filosofia d’investimento di cui sopra. Gli indizi condurrebbero a Lozano, di cui adesso nessuno parla più. Chi è allora il mister X alternativo a Pépé inglese?

Un solo acquisto

4) Un solo acquisto forte, dunque, là davanti. Il Napoli considera più che soddisfacente il modulo di un rinforzo per reparto: Manolas per la difesa, Elmas per il centrocampo (senza dimenticare che Ancelotti potrebbe trasformare Gaetano in un incontrista offensivo) e l’ipotesi Pépé per l’attacco.

5) Altra domanda: ammesso che Pépé arrivi, l’attaccante del Lille rende al meglio come esterno destro. Ergo: il Napoli resta con un solo centravanti di ruolo: Milik. Risposta: il vice è sempre Mertens e anche se il belga ha mostrato più volte pubblicamente la sua perplessità (“Abbiamo bisogno di un altro attaccante”), la soluzione sarebbe quella di ritornare al 4-3-3 quando Ciro sarà in campo, ossia il modulo che lo ha visto rendere al meglio come centravanti.

Insigne

6) Il sesto e ultimo paragrafo riguarda il caso Insigne. Diciamolo chiaramente: il problema del Capitano è la gestione nervosa e mentale dei momenti topici. Ancelotti vuole uomini che non se la facciano sotto, soprattutto in Europa (vedi le delusioni cocenti con Liverpool e Arsenal), e Insigne ha mostrato più di una lacuna. A oggi, l’allenatore si sarebbe convinto a dargli una seconda possibilità ma alla domanda se Insigne può ritenersi ritirato dal mercato, la vera risposta è “Nì”. Ammesso che arrivino offerte. In ogni caso l’apporto del Capitano sarebbe indirizzato soprattutto in chiave domestica, cioè in campionato, con il 4-2-3-1. In Europa largo al nuovo arrivato, con il 4-4-2.

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