Sconcerti: “Caso Icardi, Conte deve gestire anche i panni sporchi”

In qualsiasi squadra andrà a giocare formerà una coppia di attacco devastante. L'Inter rischia di rinforzare un'avversaria incassando metà prezzo. Tocca a Conte gestire la cosa

inter icardi

Sul Corriere della Sera Mario Sconcerti si sofferma sul caso Icardi, che definisce:

“l’affare più importante del mercato, dovunque andrà a giocare in Italia”

A 26 anni, con 122 reti in Serie A, Icardi costa la metà di un anno fa e vale la metà di quanto varrà l’anno prossimo, scrive. Non solo: è un grande affare tecnico, perché se fosse affiancato a Ronaldo, nella Juve, a Milik nel Napoli, a Dzeko nell’Inter o a Piatek nel Milan, o se pure lo prendessero la Roma o la Lazio, completerebbe coppie di attacco formidabili, “devastanti per forza e qualità”.

L’Inter rischia di rinforzare le sue avversarie incassando metà del prezzo, avendo anche assolto i suoi obblighi di fair play.

E’ passato tanto tempo da quando è iniziato il caso Icardi, diversi mesi, scrive Sconcerti, tanto da non ricordare nemmeno più com’è cominciato. Sicuramente,

“tutti, in questa storia, hanno già pagato abbastanza, fatto brutte figure pubbliche”

Tocca a Conte, adesso, sbrogliare la matassa. Troppo facile chiedere a Marotta di vendere Maurito.

“Credo che un allenatore debba gestire anche i panni sporchi della famiglia, non solo le sue aperture sul futuro. Icardi è un problema comune, di Conte e dell’Inter. Proviamo con cautela a riconsiderarlo anche una risorsa”.

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