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Crosetti: «Scegliendo Sarri, la Juventus esonera due volte Allegri»

Su Repubblica: «Torino è la città del “poche bale”, l’hanno preso per la sostanza non per la forma. Si è sciacquato i panni nel Tamigi ma nel Po viaggiano pantegane lunghe e svelte come levrieri»

Crosetti: «Scegliendo Sarri, la Juventus esonera due volte Allegri»
Allegri e Sarri

Dita nel naso e parolacce

L’attacco di Maurizio Crosetti – ovviamente su Repubblica – coglie subito nel segno: “Non lasciatevi ingannare dalla potenza grezza del personaggio, dal fatto che la Juve abbia scelto un allenatore che si mette le dita nel naso e dice parolacce. La forza eversiva di Maurizio Sarri è tutta in campo, e lì dovra esprimersi”.
E ancora: «più che sarrismo (forma), si attende il Sarriball (sostanza) ma nella città dove ancora resiste il motto “poche bale”, cioè non raccontiamoci storie».
L’inviato di punta di Repubblica, torinese ed esperto di juventitudine, sottolinea che “la notizia scontata arriva nella quiete della domenica, a Borse chiuse”.

Le speculazioni su Guardiola

E che Sarri “non è il ripiego di Guardiola, usato da bizzarri personaggi sui social per alcuni quarti d’ora di celebrità e forse da qualche speculatore in Borsa, materia più da Consob che da calciomercato”. Ma soprattutto evidenzia che:
scegliendo Sarri è come se la Juve avesse cacciato Allegri due volte, visto l’arsenico che sgocciola tra i due. Anche se in fondo l’accento toscano è lo stesso, l’aveva pure Lippi, figlio del pasticciere Salvatore (odiava la Juventus) come Sarri è figlio dell’operaio Amerigo (Italsider di Bagnoli): non male, nella squadra dei padroni.
Sarri non è più l’allenatore che fa giocare sempre gli stessi:
il mutamento si è già espresso al Chelsea dove Sarri ha governato benissimo uno spogliatoio di gente agitata e non proprio magica: è come se avesse sciacquato i panni nel Tamigi e fosse ora pronto ad un’ultima passata nel Po, dove peraltro viaggiano pantegane lunghe e svelte come levrieri. Di sicuro, da un’eternità la Juve non giocava una simile scommessa totale. C’è fascino, dubbio, attesa e curiosità. Ma non fermiamoci alla forma. Sarri l’hanno preso per altro, “poche bale”.
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