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Repubblica su Agnelli-Allegri: siamo al terzo round. Sarà quello decisivo?

Non sono bastati una cena e l’incontro a quattro di ieri pomeriggio per chiarirsi. È un fatto oramai che le parti non trovano un accordo né in un senso né nell’altro

Nulla di fatto fino ad ora però, non sono bastati una cena e l’incontro a quattro di ieri pomeriggio per chiarirsi. È un fatto oramai che le parti non trovano un accordo né in un senso né nell’altro, come scrive Repubblica oggi,
Dovranno rivedersi tutti quanti già oggi, perché troppi discorsi sono rimasti in sospeso e troppe fratture non sono state ricomposte, lasciando la Juventus prigioniera di una situazione assurda a un mese dalla scorribanda torinese dell’Ajax che ha squassato equilibri molto fragili. Non sono esclusi neanche rimpasti societari.
Dalla società non trapela nulla, come sempre accade con la Juventus, di sicuro c’è solo che si parla di contratto.
Anche la situazione dello spogliatoio pesa, secondo il quotidiano, sulle decisioni della società. Ieri c’è stato un confronto tra Allegri e il capitano Chiellini, mentre nei giorni scorsi avevano fatto pensare le parole del fratello di Dybala «Era molto a suo agio e ora non lo è più, come molti altri della Juve. Non è l’unico che se ne andrà».
La preoccupazione dunque è quella che la permanenza di Allegri sfasci l’impianto Juve e a società, che ha puntato su CR7 per vincere quella benedetta Champions, non può assolutamente permetterselo. Se è vero che Cristiano ha portato scompiglio nelle gerarchie dello spogliatoio bianconero, è anche vero che il mister non ha saputo gestire la situazione.
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