ilNapolista

Ponte Morandi. Il perito del gip chiede di essere esonerato. Il Comune si costituisce parte civile

Elsener: “Non intendevo fare nulla di male”. Gli atti del processo svolti fin qui restano validi

Ponte Morandi. Il perito del gip chiede di essere esonerato. Il Comune si costituisce parte civile

Ha parlato per più di mezz’ora davanti al gip Angela Nutini, al pm, ai colleghi e alla maggior parte degli avvocati che ne chiedevano la rimozione immediata.

Bernhard Elsener, il perito intervenuto qualche settimana fa alla televisione svizzera, dove aveva dato anticipazioni sui contenuti della perizia del primo incidente probatorio sul Morandi, ha provato a spiegare il motivo di quell’intervista.

Il mea culpa di Elsener

“Ho sbagliato, ma era in buona fede”. Queste le parole di Elsener riportate da Il Secolo XIX. Il perito ha riconosciuto che “parlare di corrosione è stato forse imprudente soprattutto in un momento di questo genere” ma ha anche aggiunto che “non era mia intenzione violare il segreto istruttorio. Non pensavo di fare nulla di male”.

Alla fine il perito ha chiesto di sua sponte di essere esonerato dall’incarico, richiesta accolta dal giudice, che lo ha escluso dalla perizia. Al suo posto sarà nominato oggi Renzo Valentini, docente dell’università di Pisa.

Il contrasto tra i legali

Il Secolo XIX racconta di mormorii e scontri in aula, durante l’audizione di Elsener. Gli avvocati di alcuni indagati di Autostrade avrebbero chiesto subito l’estromissione del perito e si sarebbero poi dissociati dalla posizione di Giovanni Paolo Accinni,legale della società Aspi che ha scelto, invece, di non ricusare Elsener.

Autostrade precisa che “l’avvocato Accinni non ha mai messo in discussione l’autorevolezza del perito Elsener, autorevolezza che è stata anzi la ragione della nomina effettuata dal giudice”.

Gli atti sono validi

Il giudice ha stabilito, inoltre, la validità degli atti fin qui svolti, che invece era stata messa in discussione sia dai legali di Spea che da quelli di Aspi.

L’ingresso dei nuovi indagati non dovrà costringere alla ripetizione di nessuna delle prove.

Il calendario dell’incidente probatorio

Nell’udienza di ieri è stato messo a punto anche un calendario sul futuro del primo incidente probatorio. La prima parte della perizia dei tecnici nominati dal giudice dovrà essere depositata entro il 23 maggio: entro quella data i periti hanno detto di poter rispondere al primo quesito posto dal giudice, quello sulla conservazione e ricognizione dei resti del viadotto fino al 31 dicembre. Per discuterla è stata fissata la data del 18 giugno.

Fino al 18 aprile, a partire da oggi, i consulenti di parte e i periti procederanno alle ispezioni e ai carotaggi sulla pila 10. Nelle udienze successive i periti dovrebbero indicare i tempi per rispondere agli altri quesiti dell’incidente probatorio.

Il Comune si costituisce parte civile

L’immagine della città è stata devastata dal crollo. Per questo motivo il Comune di Genova ha deciso di costituirsi parte civile nel processo sul disastro del Morandi per chiedere il risarcimento dei danni.

Lo ha annunciato ieri Pietro Piciocchi, assessore comunale a Bilancio e Patrimonio.

 

 

ilnapolista © riproduzione riservata