ilNapolista

Le nuove Nazionali ripartono dai giovani e spesso sono italiani di seconda generazione

Le nuove Nazionali ripartono dai giovani e spesso sono italiani di seconda generazione

L’Italia del calcio è pronta ripartire, si lavora congiuntamente per la ricostruzione dell’identità delle tre Nazionali dopo l’esclusione dal Mondiale di Russia. Il simbolo dell’unione delle forze è rappresentato secondo il Corriere della Sera da Sandro Tonali

classe 2000, regista del Brescia, controfigura di Pirlo e già valutato una trentina di milioni sul mercato, che unisce tre Nazionali: sarà la stellina al Mondiale Under 20, potrebbe raggiungere Di Biagio all’Europeo Under 21 ed è già stato convocato da Mancini.

Sarà un’estate intensa per tutti, giocatori ed allenatori. Si deve ritrovare innanzitutto l’identità della Nazionale e prepararsi in vista degli Europei del 2020. Proprio pensando all’impegno europeo il CT Roberto Mancini ha espresso la sua perplessità sulle date scelte dalla Lega per il prossimo campionato di Serie A

«Cominciamo il campionato con una settimana di ritardo rispetto al solito ed è un male anche per i club che partecipano alle Coppe. Soprattutto finiamo così tardi che non sarà possibile dare qualche giorno di indispensabile vacanza agli azzurri convocati».

Tra i 33 convocati per lo stage da Mancini ci sono 3 classe 2001, tra questi Paolo Gozzi Iweru e Eddie Salcedo, sono italiani di seconda generazione.

Per loro il razzismo è un tema caldo: «Nel 2019 quello che è successo con Bakayoko in Milan-Lazio è inaccettabile», raccontano sinceri e spontanei.

ilnapolista © riproduzione riservata