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Uno dei più brutti Napoli di Ancelotti. Ma Insigne si sveglia ed evita la sconfitta col Sassuolo: 1-1

Squadra poco determinata. Imprecisa nel primo tempo. Sterile giro palla nella ripresa. Quando tutto sembrava perduto, il pari di Lorenzinho

Uno dei più brutti Napoli di Ancelotti. Ma Insigne si sveglia ed evita la sconfitta col Sassuolo: 1-1

Un lampo nel buio

Nel buio di una domenica che sembrava da dimenticare – e per certi versi lo è – spunta il destro di Lorenzo Insigne che approfitta di un errore in area di Magnanelli e segna a modo, sul palo lontano. È l’86 esimo di una non partita che il Napoli sta perdendo in casa del Sassuolo. Lorenzo la riporta sull’1-1.

Sembrava un match avviato verso la sconfitta con la squadra di Ancelotti incapace di tirare in porta dopo il gol di Berardi al settimo della ripresa. E una classifica che cominciava a preoccupare un pochino, soprattutto per la difesa del secondo posto. Col pareggio le cose vanno un pochino meglio, ma non troppo: sei punti di vantaggio sul Milan, sette sull’Inter e tredici sulla Roma che però deve ancora giocare. Il secondo posto non è più in cassaforte.

Napoli mai determinato

Il pareggio di Insigne non ci evita di scrivere che è stata una delle più brutte prestazioni del Napoli targato Ancelotti. Eliminiamo quella contro la Sampdoria alla terza giornata – era troppo presto – quella di stasera va inserita nel diario degli orrori. Una prestazione, quella di Reggio Emilia, paragonabile a quella di Coppa Italia a San Siro contro il Milan. Inguardabile. Con errori da terza serie.

E soprattutto un Napoli mai determinato. Mai realmente concentrato. Una prestazione che per larghi tratti si fa fatica a comprendere. Troppi errori sotto misura nel primo tempo, con Ounas, Mertens (che si è fatto anticipare), Insigne, Verdi. E anche egoismo, soprattutto da parte di Ounas. Una squadra molle, incomprensibilmente molle. Speriamo che non si parli di squadra mentalmente distratta per l’Europa League.

Ancelotti ha schierato Insigne Mertens Ounas Verd Diawara e Allan, con la staffetta tra i due centrali di difesa al fianco di Koulibaly: primo tempo Chriches, ripresa con Luperto.

Di Ancelotti salviamo il sangue freddo. La staffetta Luperto-Chiriches e l’ingresso di Younes nella ripresa, importante in chiave finale di stagione.

Il Sassuolo non ha affatto demeritato

Almeno nel primo tempo è stata una partita alla pari. Se il Napoli fosse stato cinico, l’avrebbe chiusa. Nella ripresa, ha colpito la mancanza di reazione alla rete della squadra di De Zerbi. Tranne che per uno sterile giro palla senza conclusioni a rete.

Il Sassuolo non ha demeritato. Né nel primo tempo né nel secondo. Già nei primi 45 minuti, la squadra di De Zerbi è andata due volte vicino al gol, primo con un tiro a giro di Boga e poi con un sinistro di poco fuori di Rogerio.

Nella ripresa, al 52esimo, la rete del Sassuolo. Con la squadra di De Zerbi che porta palla dal portiere Pegolo fino alla porta di Ospina. Viene saltato il pressing del Napoli, poi da Boga palla a destra, a Lirola che mette dentro, Allan in scivolata non riesce a metterla in angolo, pallone ripreso dallo stesso Boga che rimette indietro e poi gol di Berardi. Non possiamo dire vantaggio meritato ma non possiamo dire nemmeno demeritato.

Poco dopo il quarto d’ora della ripresa, Ancelotti ha effettuato le ultime due sostituzioni a disposizione: fuori Ounas e Verdi (entrambi deludenti) e dentro Milik e Younes. Ma oltre il classico giro palla, il Napoli non va. Il primo tiro in porta arriva con Diawara al 75esimo, pallone deviato ed è bravo Pegolo a deviare in angolo.

Errori in serie di tutti i giocatori che sbagliano passaggi banali. A volte in maniera imbarazzante.

Poi, il lampo di Insigne che evita un faticosissimo inizio settimana. E che gli evita anche prevedibili processi. Male fino al gol, male anche Mertens. Non hanno mai fatto la differenza. Poi, però, almeno Lorenzo ha pareggiato. Perché nel calcio il risultato conta. Altroché.

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