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Pulici: «Il possesso palla? Ai miei tempi si chiamava melina e non divertiva nessuno»

Puliciclone alla Gazzetta: «C’è stato un livellamento verso il basso. Zaza? Giocatori che lasciano il tempo che trovano»

Pulici: «Il possesso palla? Ai miei tempi si chiamava melina e non divertiva nessuno»

Alla Gazzetta

La Gazzetta dello Sport ha intervistato Paolo Pulici ribattezzato Puliciclone da Gianni Brera. È arduo spiegare che cosa ha rappresentato Pulici per i tifosi del Torino e non solo. Fu uno dei gemelli del gol, l’altro fu Ciccio Graziani. È stato l’anima e il simbolo del Torino degli anni Settanta con cui vinse anche uno scudetto.

Del gioco di oggi dice:

«Non si fa un bel calcio, lo dico chiaro: non mi attrae. Sento gli allenatori vantare il “possesso” palla. Che ai miei tempi si chiamava “melina” e non divertiva nessuno. Adesso sembra chissà quale qualità della squadra. Per me c’è stato un livellamento verso il basso. Non mi diverto a se­guire il campionato, preferisco dedicarmi ai miei bambini del­la Tritium».

Da segnalare una risposta su Simone Zaza che ora è al Torino.

«Mah… In generale quando un giocatore va da tutte le parti senza riuscire a mettere radici di solito non viene a capo di molto. Giocatori così lasciano il tempo che trovano».

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