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Mertens è il simbolo della decadenza degli ex titolarissimi

TOP E FLOP / Due palle gol divorate e la sensazione di un giocatore scarico, con poca fame, lontano parente del cannoniere ammirato gli anni scorsi

Mertens è il simbolo della decadenza degli ex titolarissimi

Top

Sirigu (Torino): migliore in campo per la squadra granata. Decisivo su Pussetto dopo pochi minuti e su De Paul dal dischetto: due interventi che, uniti a quello della tecnologia, regalano 3 punti al Torino.

Ronaldo (Juventus): protagonista assoluto: un gol, un assist e lo zampino nella rete di Khedira. Fa sempre la cosa giusta. D’altronde è il re dei top player

Zapata (Atalanta): semplicemente devastante. Un assist per Ilicic, il goal vittoria. Che dire di più? Se non che in questo momento è fra i migliori centravanti in circolazione in Europa

Lafont (Fiorentina): che partita per il giovane portiere ex Tolosa è decisivo con almeno tre interventi da applausi su Mertens, Zielinski e Milik, regalandosi una serata da supereroe davanti a chiunque si sia parato al suo cospetto.

Flop

Ceppitelli (Cagliari): serata storta per il centrale cagliaritano. L’autorete è una carambola sfortunata ma un avventato retropassaggio che poteva costare il terzo goal rossonero è sciagurato. Nel secondo tempo riesce a mandare in porta Suso e divorarsi un goal.

Saponara (Sampdoria): dribbla troppo, spesso male, a volte anche se stesso. Dovrebbe creare gioco, accendere una luce, invece è notte profonda, buio pesto.

De Maio (Udinese): anello debole della difesa friulana. Patisce gli uno contro uno con gli attaccanti granata, ricorrendo costantemente al fallo: espulsione per doppio giallo quasi inevitabile.

Mertens (Napoli): almeno due palle goal divorate clamorosamente a Firenze prima di essere sostituito. In più la sensazione di un giocatore scarico, con poca fame, lontano parente del cannoniere di razza ammirato negli ultimi due campionati. Dries Mertens è un po’ il simbolo della decadenza del Napoli dei titolarissimi dell’Era Sarri.

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