Il tecnico del Chelsea dice che si annoia perché non si impara niente. «In tanti lo pensano ma non tutti lo ammettono. Non ho guardato il Mondiale”
Le Nazionali annoiano
Maurizio Sarri apre un altro fronte. A lui le Nazionali annoiano. In realtà che tra club e Nazionali il rapporto non fosse buono, lo si sapeva da tempo. Giocatori che tornano infortunati, tecnici che non riescono ad allenare la squadra come vorrebbero, investimenti su giocatori con il timore che possano tornare azzoppati dalle partite internazionali. E il Napoli ne sa qualcosa anche recentemente con la vicenda Milik.
Un top club può batterle
Ma ora c’è di più, le Nazionali annoiano. Ma nessuno, eccetto Sarri, ha il coraggio di ammetterlo. “Non mi piace vedere le gare delle Nazionali. La mia posizione, in realtà, è comune, ma non tutti lo ammettono” ha detto nell’ultima conferenza stampa in vista della gara di oggi dei Blues contro il Newcastle. Il discorso è venuto fuori dopo l’ennesima bordata contro il Var (“Sono sempre stato contro il Var. Questa è la mia opinione da sempre. Rischiamo di cambiare l’atmosfera allo stadio. Uno segna ma deve aspettare oltre 30 secondi prima di esultare”).
E parlando dell’applicazione al mondiale in Russia ha detto:
«Non posso dare un’opinione perché non ho guardato neppure una gara della competizione. Non c’era nulla da imparare da quelle partite. Non mi piace vedere le gare delle Nazionali. La mia posizione, in realtà, è comune, ma non tutti lo ammettono».
E poi su una possibile sfida tra un top club e una Nazionale:
«Penso che i top club possano tranquillamente battere una Nazionale. Una squadra che gioca e si allena tutti i giorni è decisamente più forte di un’altra che si riunisce solo 30 giorni prima di giocare»