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È difficile salvare qualcuno in questo Napoli

Brutta sconfitta. Difficile fare l’elenco dei peggiori. Da Insigne in giù, compreso Allan. I momenti critici vanno analizzati e non nascosti.

È difficile salvare qualcuno in questo Napoli

Il gioco di Pollyanna

Se anche volessimo fare il gioco di Pollyanna e cercare di trovare qualcosa di buono in questa serata, francamente non sapremmo a quale santo votarci. Il Napoli è stato surclassato dal Milan di Gattuso. Soprattutto dal punto di vista della determinazione. Un Napoli completamente spaesato nel primo tempo. Che si è fatto infilzare da Piatek, sul primo gol, come una squadra di terza serie. Ma anche nella ripresa, oltre a un onesto impegno – che sarebbe stato auspicabile anche nei primi 45 minuti – c’è stato ben poco. Un tiro di Ounas, un paio di calci d’angolo ben tirati da Ghoulam, e nulla più.

Vogliamo fare l’elenco dei peggiori? Insigne è davvero un fantasma. Milik non ha beccato palla. Allan è stato tirato via da Ancelotti dopo 45 minuti. Il Napoli non aveva il tempo di alzare la testa. I rossoneri erano sempre addosso agli azzurri. La garra, la carne viva. Quella che il Napoli non ha mostrato. E che, incredibilmente, aveva mostrato pochi giorni fa contro la Lazio. Dov’è finita quella squadra che sembrava l’alba di un nuovo giorno?

Ancelotti e i suoi dovranno riunirsi, riflettere e lavorare. I momenti bui sono sempre forieri di novità. È dai momenti critici che nascono i miglioramenti. È quel che auspichiamo. D’altronde stasera davvero faccia fatica a salvare qualcuno e qualcosa. A cominciare da Carlo Ancelotti che è la guida di questo Napoli e quindi il primo responsabile. È giunto il momento di guardarsi in faccia e di capire quali sono gli obiettivi di questa stagione. Che cosa chiede questo Napoli alla stagione? Che cosa vuole raggiungere? Prima o poi, un momento no doveva arrivare. È arrivato. Abbiamo un grande allenatore in panchina. Nonostante tutto, siamo fiduciosi. Anche se la mazzata di questa sera lascerà il segno.

 

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