Liverpool-Napoli è come Cenerentola al gran ballo, che poi venne via con un regno di proprietà. Solo che non è una favola, ma frutto di forza e programmazione.
Come Cenerentola
Perché alla fine pure Cenerentola entrò in punta di piedi alla festa e se ne uscì con un regno di proprietà. Perché alla fine le Cenerentola esistono solo per gli altri, la realtà solitamente afferma altro. Recita a chiare lettere che il gruppo della morte di Champions ha un padron. E quel padrone si chiama Napoli.
Non abbiate paura ragazzi miei, non abbiate timore di perdervi nel meraviglioso colore rosso di Anfield, andate e sorridete alla boria degli scribacchini dalle griglie facili. Ditegli che voi non siete stati né di Sarri né siete di Ancelotti, spogliatevi dalle etichette e vestitevi semplicemente del vostro coraggio. Da Napoli a Liverpool, da Fuorigrotta ad Anfield Road sono esattamente 2.426,3 km da percorrere con gli occhi, con la pancia, con i caffè che aumenteranno di ora in ora, di passo in passo ed ogni sguardo che incroceremo con uno sconosciuto, nelle metro, fermi in auto nel traffico della Tangenziale avrà una laconica sentenza “Staje pensanno ‘a partita, eh?”.
E cosi fino a martedì, trascinati, gattonando come neonati, ci affideremo alla seria e gigante serenità di Ancelotti. E pregheremo affinché la vostra fame sia a livelli di cannibalismo. Non abbiate paura di scorrere il dito sul tablet della storia per voltare pagina.
Gli uomini
Non abbiate paura di affidarvi alle vostre certezze. Da Kalidou a Lorenzo, passando per Fabian e Marek, tutti in mezzo al circolo vista mare che spuma di orgoglio partenopeo. Non abbiate paura di guardare tutti dall’alto verso il basso, lì siamo in Europa e non in Italia. Dante ci insegna che da certi gironi si può uscire vivi con la guida e la consapevolezza giusti, traghettati a dovere e con la voglia di rinascere.
È il vostro momento, osate, saltate quanto più possibile, arrampicatevi, rischiate, c’è una folla dietro a pararvi i colpi e le cadute. Non abbiate paura di soffrire, di stringervi, di incassare, se è il caso, ma non temete nulla. Non abbiate paura perché l’avranno loro, siamo ospiti ad una festa che era stata organizzata per i Reds ed i parisienne, e siamo stati invitati per fare numero senza prevedere che non appena in pista, li avremmo lasciati a bocca aperta, rendendoli estranei,indifferenti, agli occhi delle più belle. Proprio come Cenerentola anche se questa non è una favola, è il risultato di una programmazione seria e ponderata.
Non ci sono zucche e fate, ma abili scelte aziendali. Andate ad Anfield e una volta in campo, quella canzone ascoltatela tutta ,sentitela dentro e quando si alzerà forte quel “You’ll never walk alone” fatelo vostro, non badate alla lingua, è semplicemente tradotto in inglese il messaggio di una città che crede in voi. “Non camminerete mai soli” nemmeno voi.