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La dottrina Ancelotti: «Non è sempre possibile giocare il calcio champagne»

La straordinarietà di Ancelotti è quella di essere un uomo contemporaneo che non ha perduto l’ancoraggio al passato. Ha abbandonato l’ideologia

La dottrina Ancelotti: «Non è sempre possibile giocare il calcio champagne»

La saggezza non è la prudenza più stagnante

L’Ancelotti pensiero è condensato in poche righe: “Quando c’è da attaccare si attacca, quando c’è da difendere si difende”. Sembra una banalità eppure nel calcio contemporaneo non lo è. E la straordinarietà di Ancelotti è quella di essere un uomo contemporaneo che non ha perduto l’ancoraggio al passato. Non ha perduto le basi del gioco del calcio, pur avendo avuto come insegnanti due tra i più grandi innovatori del gioco del pallone: Nils Liedholm e Arrigo Sacchi.

Ancelotti ha abbandonato l’ideologia, il sacro furore di non sa cosa, il desiderio di riportare l’utopia su un campo verde. E la sua ragionevolezza acquista sempre più valore. La sua saggezza non è prudenza stagnante, per dirla alla Mogol, è invece capacità di comprendere che in una partita di calcio come nella vita ci sono diverse fasi da attraversare e l’obiettivo è farlo nel miglior modo possibile.

I Bertoncelli del pallone

La spiegazione di Atalanta-Napoli, fornita da Carlo Ancelotti e riportata dalla Gazzetta, è un condensato del pensiero politico di Carletto. Un abile diplomatico che ieri sera ha vinto due volte: in campo e sugli spalti. È un uomo che non ha paura di affermare un concetto che sembra banale ma che oggi appare rivoluzionario: “Difendere bene è un segno di maturità”. E mentre i Bertoncelli del pallone (che poi magari fossero come Bertoncelli) sono già pronti col crocifisso, noi ci rileggiamo e assaporiamo le parole di Ancelotti riportate dalla Gazzetta.

Il primo tempo l’abbiamo fatto bene, anche se abbiamo arretrato gli esterni di centrocampo, cosa che non è abituale per noi. Colpa del gol di vantaggio e della spinta dei loro esterni, abbiamo dovuto tenere un atteggiamento più prudente. Non è sempre possibile giocare il calcio champagne, perché ci sono gli avversari e l’Atalanta è una squadra forte. È stato un segno di maturità da parte nostra».

“Non è sempre possibile giocare il calcio champagne”. La legge di Carlo Ancelotti.

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