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Atalanta-Napoli, una partita a scacchi vinta dal sor Carletto

Atalanta-Napoli regala un successo importante agli azzurri, anche grazie alle sostituzioni di Ancelotti. Milik decide un match equilibrato.

Atalanta-Napoli, una partita a scacchi vinta dal sor Carletto

Prologo

Azzurri a Bergamo dopo una settimana – e forse più – di tentati cori, tentate reazioni, tentate polemiche. Ancelotti lancia l’undici generalmente utilizzato in Champions, con Maksimovic, Ruiz e Mertens in avanti, a far coppia con Insigne. Tappa decisiva (forse, o forse no), per aggiungere brio al campionato, almeno nella parte alta della classifica. Napoli chiamato alla prestazione perfetta contro una squadra sempre ben messa in campo e pericolosissima quando decide di alzare il ritmo del gioco. Gasperini, dall’altra parte, in cerca di ulteriori conferme tenta l’ennesima impresa. Su il sipario.

Atto primo

Pronti via e Napoli in vantaggio con Fabian Ruiz su imbeccata di Insigne dalla destra, difesa poco attenta ed al secondo minuto azzurri già in vantaggio a Bergamo. L’Atalanta passa subito all’attacco ed in un paio di occasioni mette pressione alla squadra di Ancelotti, prima con Gomez e poi con Zapata, tra i migliori della sua squadra. Una, due, tre, quatto e forse più le occasioni da gol create praticamente in solitaria dall’ex centravanti azzurro, impegnato in una personale partita contro la difesa partenopea.  Il primo tempo si avvia verso la conclusione tra l’ennesima occasione sprecata da Gomez, il solito Zapata ed un tiro a giro di Insigne che nemmeno da pensieri all’estremo difensore atalantino. Napoli in vantaggio, ma tanta sofferenza, e squadre che lasciano il campo abbastanza consapevoli che il meglio deve ancora arrivare.

Atto secondo

L’Atalanta riparte da dove aveva lasciato, attaccando senza sosta l’undici azzurro, ben disposto in difesa e pronto a ripartire con il suo veloce trio d’attacco. Al minuto cinquattaquattro, cross di Gossens, appoggio di Hateboer verso Zapata che davanti ad Ospina no sbaglia. 1-1 e tutto gara che si fa davvero interessante, con entrambe le squadre proiettate alla conquista dei tre punti. I bergamaschi sembrano padroni del campo con una buona manovra a centrocampo e la solita pericolosa azione di Zapata che semina il panico nell’area azzurra, ancora occasioni da gol ma il risultato resta in parità.

I due tecnici danno il via al valzer dei cambi, fuori Rigoni per Valzania per Gasperini intenzionato probabilmente a dare maggiore equilibrio alla squadra e dentro Hysaj e Zielinski per Maksimovic e Ruiz, stesso discorso dall’altra parte, Ancelotti che cerca maggiore spinta a destra e lucidità in mezzo al campo. Il Napoli, apparentemente rinvigorito dal cambio prova la manovra e cerca con inisistenza la conclusione in porta. All’ottantunesimo minuto dentro Milik per Mertens. Il tempo di guardarsi intorno ed imbeccato da Mario Rui il polacco fa esplodere il settore ospiti con con un controllo volante e successivo tiro in rete. Ottantacinquesimo minuto 1-2. Il Napoli cerca subito il terzo gol con Insigne ma per il folletto partenopeo non è serata da gol. Il resto è semplice attesa. Insigne e Callejon provano a costruire l’ultima occasione della partita ma il risultato non cambia. Triplice fischio ed Insigne sotto il settore occupato dai tifosi partenopei, a gioire e probabilmente sfogare la tensione, di una gara tanto sentita quanto meritatamente vinta.

Epilogo

Partita a scacchi tra i due tecnici nella fase cruciale della gara. Chi la vince? Che domande, il Sor Carletto è il Sor Carletto. Gasperini, che già in settimana aveva provato (inutilmente) ad accendere la miccia in vista della gara di stasera, incassa la seconda “bocciatura” (la prima, obbligata, dopo l’accensione della suddetta miccia). Ancelotti vince una partita ruvida e colorita. La vince con l’efficacia ed il senso pratico di chi di battaglie ne ha vinte mille, battaglie e non solo. Maksimovic esterno di difesa, e poi fuori Mertens per tenere comunque dentro Callejon, che come lui nessuno taglia, e poi quel profilo apparentemente basso che d’un tratto si ingigantisce, mettendo paura ad ogni passo. Bella vittoria del Napoli e testa al prossimo impegno, in vista di Liverpool. Una partita lontana, ma non più di tanto.

 

 

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