La Gazzetta in edicola oggi riporta le parole del direttore generale del Psg e le reazioni che trapelano dalla sede Fifa.
L’inchiesta internazionale
Poche ore prima di Napoli-Empoli, è detonata (di nuovo) la bomba di Football Leaks. Il secondo episodio dell’inchiesta giornalistica internazionale sui retroscena del calcio europeo avrebbe fatto luce sulla violazione continua, ripetuta del Fair Play Finanziario da parte del Psg e del Manchester City. I due club sarebbero stati “aiutati” dalla Fifa in queste loro condotte fraudolente. Nel mirino dei giornali europei che hanno partecipato alle indagini, è finito soprattutto il presidente Gianni Infantino. Nell’edizione di oggi, la Gazzetta ha riportato le prime reazioni, da Parigi (via Psg) e da Zurigo (sede Fifa).
La parola a Jean-Claude Blanc, ex dirigente della Juventus e oggi direttore generale del club francese: «Nessun accordo segreto, abbiamo sempre seguito con trasparenza le decisioni dell’Uefa, adeguandoci anche alle sanzioni senza rinunciare ad espanderci. Quello con il QTA (Qatar Tourism Authority) è un contratto di “Nation Branding”, innovativo ma simile a quanto per esempio può fare la Francia investendo sui Giochi olimpici. L’Uefa è sempre aggiornata e ogni nostro investimento è avallato e controllato. Abbiamo subito sanzioni finanziarie, limitazioni della rosa, ma questo non ci ha impedito di crescere nel rispetto delle regole. Quando, una volta normalizzati i conti, abbiamo negato a due grandi club spagnoli di tenersi un fuoriclasse brasiliano (Neymar al Barcellona, ndr) o di acquistare un campione francese (Mbappé al Real Madrid, ndr), gli attacchi di Tebas, presidente di una Liga che ha perso valore, si sono moltiplicati. Il Psg dà fastidio, ma la verità è che gli sponsor dal Qatar pesano per meno del 30% sul nostro bilancio».
L’attacco allo status quo
In realtà Blanc non si limita alla difesa del suo club. Anzi, passa al contrattacco: «Le regole del fair play finanziario sono state concepite per dare garanzie solo all’ordine stabilito, un cartello di club storici che da 15 anni giocano tra loro il 70% delle fasi nali di Champions. E non tollerano nuovi investitori e concorrenti. Gli incontri con la Fifa? È tutto lecito, come da articolo 11 del Codice del fair play». L’ultima frase viene attribuita dalla rosea al segretario generale del Psg, Victoriano Melero.
Nel pezzo in edicola oggi c’è anche la reazione della Fifa. Secondo la Gazzetta, i vertici mondiali del pallone farebbero trapelare la parola «spazzatura». Ma anche «manovra elettorale». Leggiamo: «Infantino è sereno e per nulla sorpreso dalle anticipazioni di questo nuovo capitolo di Football Leaks. Da tempo sa dell’esistenza dell’inchiesta. Circa tre settimane fa ha ricevuto 180 domande dalle varie testate del consorzio, e si è recato negli Stati Uniti per dare le sue risposte. Ha fornito questa versione dei fatti: ho sempre agito nel rispetto delle regole e, nel caso specifico, delle norme del financial fairplay; avevo il dovere, non il diritto, di condurre con i vertici di Psg e City anche trattative personali, pur nel rispetto del lavoro della Commissione, allo scopo di trovare un settlement». Ovviamente, seguiremo l’evoluzione della vicenda.