Lungo pezzo del quotidiano tedesco sulla presunta violenza sessuale di Ronaldo. Un fatto che risale al 2009, il caso potrebbe riaprirsi.
L’inchiesta del giornale tedesco
8mila parole, sette giornalisti firmatari. L’inchiesta pubblicata da Der Spiegel sul caso di stupro che avrebbe coinvolto Cristiano Ronaldo nasconde un lavoro enorme, fittamente documentato, dilatato nel tempo. Qui c’è la versione in inglese del lunghissimo articolo, noi abbiamo deciso di riassumere le parti salienti. I giornali italiani non hanno dato grande risalto alla notizia, Ronaldo ha risposto su Instagram spiegando che si tratterebbe di «fake news», nel frattempo il processo potrebbe essere riaperto.
I punti essenziali della storia: «Kathryn Mayorga è un’esile 34enne americana che avrebbe dovuto rimanere invisibile. Nel 2009 ha passato una notte con Cristiano Ronaldo a Las Vegas, firmando un accordo transattivo di riservatezza, promettendo di non dare seguito alle accuse per stupro. Oggi ha cambiato idea, per tante ragioni».
La descrizione dell’incontro: «Ronaldo e Kathryn si sono incontrati il 12 giugno 2009 in un nightclub. Lei era una modella in erba e lavorava come ragazza immagine del locale. La donna ha passato la notte nell’attico del fuoriclasse portoghese, che pochi mesi dopo le ha versato 375mila dollari secondo un accordo extragiudiziale. In cambio, Kathryn firmò un accordo di riservatezza: non avrebbe mai parlato di un’eventuale violenza sessuale da parte di Ronaldo».
Football Leaks
Der Spiegel ha visionato e pubblicato i primi documenti sul caso nella Primavera 2017, quando scoppiò il caso Football Leaks. Il quotidiano tedesco fu minacciato dalla Gestifute, che avrebbe voluto fargli causa. Ma non è mai successo, anche perché – spiega il quotidiano tedesco – «questi documenti esistono e portano in calce la firma dello stesso Ronaldo».
Secondo l’accordo extragiudiziale, Kathryn non avrebbe mai dovuto parlare di quanto successo nel 2009. Come detto, ha cambiato idea. Ecco perché: «Il nuovo avvocato della Mayorga ritiene l’accordo extragiudiziale non vincolante. E poi, il mondo è cambiato: il caso Weinstein ha spinto molte donne a denunciare vere o presunte molestie subite, il movimento #metoo ha ulteriormente alimentato questo fuoco. Infine, c’è la domanda-chiave: ci sono altre donne, là fuori, che credono di essere state molestate da Ronaldo?».
Il racconto
Da qui, Der Spiegel parte con un lunghissimo racconto sulla notte di Las Vegas. Ci sono ampi virgolettati di Kathryn, di sua madre, c’è la descrizione minuziosa dell’incontro con Ronaldo e delle successive ore in hotel. Kathryn parla di un rapporto non consenziente, di violenze fisiche in seguito al suo rifiuto. E poi dei primi contatti con la polizia, inizialmente la ragazza non ha fato il nome di Ronaldo, ma poi – spinta da un avvocato – ha rilasciato una dichiarazione completa facendo risalire un nome al volto del fuoriclasse portoghese. Del resto, spiega Der Spiegel, le stelle del calcio non sono necessariamente famose negli Stati Uniti.
A questo punto, il quotidiano tedesco spiega come funziona il sistema giuridico del Nevada per i reati sessuali. Leggiamo: «In quello stato, solo l’omicidio rappresenta un reato più grave. Al tempo stesso, però, le vittime raggiungono un accordo transattivo con i loro molestatori, anche perché l’eventuale condanna deve essere suffragata da prove certe, e spesso i processi si riducono a uno scontro tra due versioni non convergenti. Anche per questo, molte vittime decidono di avviare procedimenti civili piuttosto che penali, per ricevere un indennizzo. Ci sono anche degli svantaggi, però: sebbene la vittima possa chiedere che il caso venga affrontato con la pretesa dell’anonimato, il procedimento è pubblico. Quindi, non c’è alcuna garanzia in questo senso. Perciò, spesso si procede per via extragiudiziale, e tutto si conclude con una transazione».
Le conversazioni di Ronaldo
La parte successiva del pezzo riporta alcune conversazioni avute da Ronaldo con il suo pool di avvocati. Si parla di un questionario con centinaia di domande che il portoghese avrebbe compilato con risposte incoerenti, rispetto alla versione di Kathryn ma anche con alcuni cambiamenti rispetto al proprio racconto dei fatti. Il punto fondamentale è che il rapporto, come si evince anche dalle risposte di Ronaldo, non è stato del tutto consenziente.
C’è poi il racconto del primo incontro di trattative tra Kathryn e gli avvocati di Ronaldo, per stabilire l’indennizzo. La famiglia della donna parla di «un’esperienza disgustosa, spregevole». Alla fine, la somma complessiva pattuita era di 375mila dollari. Der Spiegel scrive che era una cifra equivalente a una settimana di stipendio del campione portoghese, nel frattempo trasferitosi al Real Madrid. La somma è stata trasferita attraverso una società con sede nel paradiso fiscale delle Isole Vergini Britanniche. Der Spiegel scrive che si tratta di un’azienda che Ronaldo utilizzava per versare i proventi dei suoi contratti pubblicitari. A precisa domanda, spiega il quotidiano tedesco, l’entourage del calciatore non ha voluto rispondere. C’è anche la trascrizione di una lettera che Kathryn avrebbe ottenuto di inviare a Ronaldo, era una parte dell’accordo.
La nuova denuncia
Il nuovo procedimento parte dalla denuncia civile contro Ronaldo presentata dal nuovo avvocato di Kathrun, tale Stovall. Secondo il legale, «Kathryn ha firmato un accordo quando le sue condizioni psicologiche la rendevano vulnerabile. Una condizione che lo rende nullo. Gli avvocati di Ronaldo svilupparono una strategia che sfruttò il suo stato emotivo. Inoltre, un suo deficit dell’attenzione diagnosticato ai tempi della scuola non è mai stato preso in considerazione. Per questo, Kathryn non è stata in grado di riconoscere veramente le conseguenze dell’accordo e la terminologia legale che include».
Ronaldo in silenzio
L’articolo si conclude con le precisazioni di Der Spiegel: «Abbiamo invitato Ronaldo a condividere con noi la sua versione riguardo a quella notte del 2009. Tutti i nostri tentativi sono stati respinti. Uno degli avvocati di Ronaldo ha semplicemente risposto che tutti i rapporti sull’argomento sono illegali. Ora, però, Ronaldo potrebbe rivedere la sua posizione. Il caso potrebbe esserei riaperto, nelle ultime settimane la polizia ha interrogato di nuovo Kathryn. E il codice penale del Nevada prevede che un reato sessuale documentato per tempo dalla polizia non può essere soggetto a prescrizione».