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Ospina, una grande uscita su Dzeko e un assist di 50 metri

Un’altra serata positiva per il portiere colombiano: l’uscita sul bosniaco è determinante, il Napoli può contare su un portiere di qualità.

Ospina, una grande uscita su Dzeko e un assist di 50 metri

Un intervento determinante

Minuto 34 di Napoli-Roma. Siamo sul risultato di 0-1, la partita è aperta, il Napoli è tutto in avanti alla ricerca del pareggio. La squadra di Di Francesco gestisce benissimo una palla in verticale, con tre passaggi (El Shaarawy-Under-Dzeko) mette un uomo a tu per tu con Ospina. E che uomo: Edin Dzeko, un centravanti che sa il fatto suo. Solo che anche David Ospina sa il fatto suo, eccome. L’uscita bassa del portiere colombiano è un intervento decisivo. Che va visto e rivisto, perché si possa apprezzarlo compiutamente:

Tempo e tempestività. Ospina è già partito quando Dzeko cambia direzione per raggiungere il pallone, qua sta la bravura dell’ex portiere dell’Arsenal. Prende un tempo e lo toglie all’avversario, bravo ad allargarsi col primo tocco in modo da (pensare di) evitare l’uscita bassa. Solo che, ripetiamo, Ospina è tempestivo: mentre Dzeko ragiona in questo modo, lui è già accorso a coprire lo spazio con il corpo, con un tempo tanto perfetto da impattare sul pallone e non avere un minimo rischio di fare fallo. Il resto dell’azione è ancora di Dzeko, bravissimo a trovare la porta con un angolo complesso, col sinistro, di prima. Ottima la lettura di Albiol sulla linea.

Ciò che serve al Napoli

Ne abbiamo scritto diverse volte, ultimamente. David Ospina sta sempre nel posto giusto, dal punto di vista tecnico, tattico e progettuale. È il portiere che serviva al Napoli, questa uscita lo certifica una volta di più. Nell’ultimo articolo che abbiamo dedicato al portiere colombiano, abbiamo scritto: «Esattamente come succedeva con Sarri, la linea a quattro difende molto alta e quindi lascia un bel po’ di spazio alle sue spalle. Uno spazio che, vuoi o non vuoi, deve essere coperto da qualcuno. Quel qualcuno è il portiere. Ospina sta nel posto giusto contro Mané e Salah si è trattato anche del momento giusto, perché le uscite sono tutta una questione di tempo e di tempi. L’ex Arsenal non sarà un portiere bello da vedere, è sicuramente sgraziato in alcuni movimenti, ha un fisico tozzo, una potenza esplosiva muscolare diversa da quella di Reina o di altri portieri. Però, è efficace. In tutti i fondamentali. Al Parco dei Principi, ha risposto a Mbappé e Neymar, un tiro dall’interno dell’area e una punizione velenosa. Poi altri interventi sparsi, ordinaria amministrazione e garanzia di sicurezza. Ciò che serviva al Napoli».

L’uscita bassa è una parte importante del suo repertorio, ma ieri abbiamo visto anche altro. Nella ripresa, all’improvviso, Ospina ha letteralmente sparato un pallone sui piedi di Mertens. Con i suoi piedi. Dalla sua area. Come Reina, meglio di Reina. Trevisani e Adani, in telecronaca, sono rimasti sbalorditi dalla precisione del gesto tecnico. Un altro segmento importante del gioco di Ospina, che lo rende perfetto per una squadra geneticamente portata a costruire dal basso. Il lancio lungo millimetrico è indicatore di coraggio e di bravura nel giocare con i piedi, ovvero ciò che serve al Napoli. Il resto è buona qualità e sicurezza tra i pali. Dal fronte portieri, solo buone notizie per Ancelotti.

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