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L’annullamento di Salah è la laurea di Koulibaly il top player del Napoli

Forza d’urto, qualità tattica e tecnica, gestione della partita e dell’emotività: Koulibaly è un difensore completo, uno dei più forti al mondo.

L’annullamento di Salah è la laurea di Koulibaly il top player del Napoli
Foto Ssc Napoli

Bloccare Salah

Kalidou Koulibaly è stato schierato dalla parte di Mohamed Salah. E ha giocato una partita eccellente, per rendimento e sensazioni. Così come abbiamo scritto per Allan ieri sera, così per il centrale francosenegalese: una cosa sono i numeri, un’altra sono le percezioni. E allora i numeri di Kalidou, che restituiscono l’immagine di una prestazione di alto livello: 9 eventi difensivi, di cui 5 palloni spazzati. E poi 96 palloni giocati con una percentuale di precisione negli appoggi pari all’87%.

Però, ripetiamo: ci sono delle partite e delle situazioni e delle sensazioni che non possono essere descritte compiutamente da una serie di cifre. E quindi torniamo indietro, da Momo Salah, uno dei giocatori più forti del mondo completamente annullato dal difensore del Napoli. Un uno contro uno ripetuto, non continuo ma ciclico nel corso della partita. Da cui Salah non è mai uscito vincitore. O meglio: dal quale Salah non è riuscito a cavare niente, nessuna azione pericolosa o comunque degna di nota dal punto di vista tecnico. I numeri dell’egiziano: 2 tiri verso la porta, zero occasioni create, zero dribbling riusciti. Cancellato, completamente. Non sarà un calciatore nel suo miglior periodo di forma, ma resta comunque Salah.

Laurea magistrale

Era quello che ci voleva per Koulibaly. Per la sua figura, per la sua dimensione di calciatore in ascesa. Una specie di laurea magistrale in una disciplina difficile: la marcatura di una star assoluta. L’ultima volta, contro il Real Madrid e Ronaldo e Benzema e Sergio Ramos, non era andata proprio benissimo. Certo, c’è stato il gol alla Juventus, ci sono stati i Mondiali. Ma sono palcoscenici laterali, se non addirittura secondari, rispetto alla Champions League. A certe partite di Champions, quelle contro gli avversari più forti.

Già nei pochi uno contro uno di sabato, Ronaldo aveva pagato dazio alla forza d’urto di Kalidou. Allegri ha giocato con il portoghese dalla parte di Hysaj, che poi è la parte di Albiol e non di Koulibaly. Furbamente, giustamente. Il Napoli ha sofferto proprio da quella parte, perché Koulibaly è un’altra cosa. È un lusso assoluto per il club partenopeo, e per questo scrivemmo che il suo rinnovo è stato un grande colpo di mercato. Secondo i rumors, ieri sera Ariedo Braida era al San Paolo per seguire proprio Kalidou. L’Equipe, proprio stamattina, l’ha definito mostruoso. Sono attestati che non ci meravigliano, anzi: in questo momento, l’ex difensore del Genk appartiene alla stessa shortlist di Piqué, è uno dei difensori più forti e completi del mondo. E un Barça che inizia a pensare alla successione del suo centrale-simbolo viene a bussare alla porta del Napoli per Koulibaly. Tutto giusto, tutto lineare.

La notte del San Paolo ha aggiunto un’altra perla alla collana ormai splendente di Kalidou. È un discorso di qualità difensive e tattiche, ma anche di maturità e personalità. Un solo eccesso, una sola eccezione: la sgroppata da terzino sulla sinistra che gli è costata un’ammonizione (severa). Anche questo, alla fine, si è rivelato un punto a suo favore. Il giallo del primo tempo non ha compromesso il resto della sua partita, il suo gioco, il suo rendimento. Non l’ha influenzato. Una gestione pazzesca delle emozioni e del contesto. Ricordiamoci che affrontava Salah, ancora.

Conclusioni

Koulibaly è un giocatore che sta molto più in alto rispetto allo standard medio del Napoli. È un top player vero, di quelli cresciuti in casa, formati col tempo e nel tempo grazie alle intuizioni di chi l’ha voluto, di chi l’ha acquistato, di chi l’ha fatto crescere tatticamente e tecnicamente. E di chi oggi, dalla panchina, continua a costruirgli il Napoli intorno. Se Ancelotti, oggi, si può permettere una squadra aggressiva nel pressing, con grande qualità nel palleggio da dietro, il merito è di Kalidou Koulibaly. Ci sono anche gli altri, ma lui è l’ingranaggio essenziale del meccanismo. Noi lo sappiamo da tempo, ora anche in Europa hanno qualche certezza in più. Forse non è una buona notizia in chiave-mercato, ma fino al 2023 Koulibaly può essere ceduto solo dal Napoli. Difficile trovare un incastro migliore con un giocatore migliore, di questi tempi.

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