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La Gazzetta: non è solo l’Italia di Mancini, è anche di Sarri

Elogi per la Nazionale. «È l’Italia di Prandelli, di Sarri, di De Zerbi, di Giampaolo. Nell’azione della traversa di Insigne, sembrava il Napoli»

La Gazzetta: non è solo l’Italia di Mancini, è anche di Sarri

Il gioco

L’Italia di Mancini si prende la scena. Non solo per il risultato, la vittoria in Polonia, ma soprattutto per il gioco offerto. Un gioco che la Gazzetta attribuisce non soltanto al ct delle Nazionale. Ecco cosa scrive Garlando:

Questa non è solo l’Italia del Mancio, è l’Italia di Prandelli, di Sarri, di De Zerbi, di Giampaolo, di tutti coloro che hanno provato a educare un calcio più propositivo e tecnico.

Scrive che: “Non sembra neanche l’Italia con questa pulizia di palleggio e questo possesso (che alla fine sarà il 69,5%). Ma si cresce così, sfondando l’inerzia della tradizione”.

E ancora: “La Nazionale per la prima volta ha dimostrato un’identità forte e un progetto di futuro. Ha giocato il miglior primo tempo da Conte in poi sfiorando il 70% di possesso palla. Qualità, velocità e motivazioni alte. Il doppio-play Verratti-Jorginho funziona. Se Barella resta questo, non esce più. Ci manca solo più cattiveria al tiro o, meglio, ritrovare un attaccante al top”.

Infine un riferimento proprio al Napoli:

Prendete la seconda traversa che stampiamo al 30’: Chiesa ha la maschera di Callejon quando taglia da destra e Insigne si lancia in scivolata, esattamente come contro il Liverpool. Appunto. Un’azione da Sarri. Anche per questo Lorenzo, che parte falso 9, tiene spesso la sinistra per spendere le sue conoscenze napoletane, lasciando il centro a un buon Bernardeschi.

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