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Il San Paolo scopre l’ebbrezza del cross da destra, una specialità finora sconosciuta

Un imbianchino polacco, in estate, ha lavorato ad una parete di casa mia. Mi ha mostrato la foto di un amico d’infanzia, Christof Piątek: l’attuale capocannoniere della Serie A.

Il San Paolo scopre l’ebbrezza del cross da destra, una specialità finora sconosciuta

Falli da dietro – Commento alla sesta giornata del campionato di calcio 2018/2019

Infrasettimanale d’attesa.

Quant’è bella giovinezza a San Siro.

Gli stilnovisti dominano.

Ma devono soccombere al ritorno dell’arma in più del Parapet.

Che, notoriamente, è il culo.

Sostenuto stavolta moltissimo dalle scombinate decisioni del solito Mazzoleni.

Passi per il rigore di polpastrello, che pur sempre parte della mano è.

Però c’era il secondo giallo ad Asamoah sullo straripante Chiesa.
E c’era, sempre su Chiesa, il rigore su Politano.

Udinese-Lazio

Quinta vittoria di fila per gli Aquilotti al Dacia nella gara più emozionante.

Simone, con la testa a sabato, manda in campo una squadra zeppa di vice.

E libera lo scalpitante “El Tucu” Alias Carlos Joaquín Correa.
Il quale si beve Larsen, e sigla il gol più bello della serata.

Nel periodo più nero i Sangue-oro hanno la sorte di ritrovarsi per strada le Caciotte Ciocare.
Non il test migliore per decretare l’uscita o no dal tunnel.

El Flaco si concede il secondo goal di tacco e De Rossi ne festeggia 600 per dare un po’ d’ossigeno all’ambiente.

Sabato si vedrà.

Juventus-Bogogna

Tutti aspettavano il Toy Boy ed ecco invece la Joya.

Per gli ergastolani sei su sei, in un inizio di campionato che più dolce non si poteva concepire.

Finiti gli allenamenti, da sabato si fa sul serio.

Acciughina per intanto si concede di provare nuove soluzioni.

Interessanti i cinque di centrocampo con il portoghese Joao Cancelo a sinistra e il colombiano Juan Cuadrado a destra a infuocare le fasce e a sbiadire le immagini del sempre più improbabile Dazn.

Meno male che c’è la Diletta inquadrata ripetutamente di spalle accanto alla non indifferente bandierina.

Che miracolosamente si alza di cinquanta centimetri, come segnalano i social solerti e scherzosi.

Napoli-Parma

I beneamati azzurri ripetono l’impresa di Torino e regalano il calcio più bello del campionato.

L’Agnolotto ne cambia nove ed esibisce i gioielli di panchina.

La sorpresa è che tutti sono a proprio agio. Come se insieme giocassero da una vita.

È il turno del portentoso Kévin Malcuit francesino di origini mauritiane che ha una testa di cavolo giallo, ma ha gambe e personalità da autentico campione.

E finalmente regala ai tifosi nientemeno che l’ebbrezza del cross da destra.
Specialità finora sconosciuta al San Paolo.

L’Agnolotto non smette di stupire.

E commette l’eresia di giocare anche senza Lazarillo.

Proponendo da quelle parti il Fenicottero andaluso, in un ruolo per lui insolito, ma che non gli impedisce di far luccicare tutto un repertorio da autentico top payer.

Impossibile non segnalare il primo dei due goal di Arcadio, l’armadio di cristallo. Autentico gioiello di precisione, da studiare in tutte le scuole di calcio.

Ora testa allo Stadium. Con questa serenità.

L’imbianchino polacco

Ad agosto avevo una parete da imbiancare.

L’imbianchino chiamato alla faccenda si chiama Karol.

E’ uno sveglio giovanottone polacco di un paesino della Bassa Slesia.

Mentre imbianca, gli chiedo un po’ della sua vita.

E lui mi racconta di essere stato una promessa del calcio.

Giocava nel Lechia, la squadra della sua impronunciabile città.

Fino all’età di quindici anni.

Quando malauguratamente in uno scontro di gioco, si ruppe rovinosamente tibia e perone all’altezza della caviglia.

Non furono in grado di rimetterla in sesto.

E lui fu costretto a smettere di sognare.

Mi mostra il piede martoriato che gli ha lasciato in eredità una leggera zoppia.

Poi tira fuori dal portafoglio una foto sbiadita.

Una squadra di ragazzetti imberbi con maglie stinte.

“Vedi questo?”, mi fa indicando un moccioso sorridente.

“ Questo è Christof. Il mio amico d’infanzia.

Quest’anno verrà a giocare in Italia. Lo hanno preso a Genova.

Ricordati il suo nome ora che te lo dico, perché di lui sentirai parlare molto.
Si chiama Piatek. Christof Piontek.
E’ un campione.”

Krzysztof Piatek è l’attuale capocannoniere della Serie A.

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