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Ancelotti: «Per fortuna ho una rosa competitiva, più di undici calciatori possono giocare»

«Sto pensando di cambiare qualcosa, anche per tenere il gruppo motivato. Ma seguiremo sempre la nostra filosofia. Giocare 90 minuti è un luogo comune che vorrei sfatare».

Ancelotti: «Per fortuna ho una rosa competitiva, più di undici calciatori possono giocare»

In conferenza stampa

Carlo Ancelotti presenta Sampdoria-Napoli in conferenza stampa. Le parole del tecnico azzurro: «È ancora presto per guardare alla classifica, siamo concentrati su quello che abbiamo fatto e quello che vogliamo fare. È importante mantenere questa linea, vincere non è mai facile e col tempo diventerà sempre più complicato. Affrontiamo una squadra organizzata, allenata da un tecnico capace. L’ambiente vive un buon momento, siamo convinti di poter fare un’ottima partita».

Qualche cambiamento di formazione: «Se cambio qualcosa, è per tenere il gruppo motivato. Non per demerito di qualcuno. Per fortuna ci sono più di undici calciatori che vogliono e possono giocare dal primo minuto. C’è qualche possibilità di rotazione, in questo senso, per domani».

Il sorteggio di Champions: «Sarà un girone difficile, niente è insuperabile. Ci sono Psg, Liverpool e Napoli, tre squadre di alto livello. Poi c’è anche la Stella Rossa, una outsider dei preliminari. Io sono stato a Belgrado, so cosa vuol dire giocare in un ambiente del genere. A Parigi abbiamo tanti italiani, sono certo che non hanno stappato champagne quando hanno sorteggiato il Napoli. Il Liverpool, magari, può fare riferimento al 5-0 che ci hanno inflitto in amichevole, ma so che Klopp rispetta molto il Napoli. Saranno partite molto stimolanti».

Gli approcci del Napoli contro Lazio e Milan

«Contro la Lazio c’era un po’ di timidezza, contro il Milan non abbiamo avuto molta intensità. Vogliamo iniziare in maniera diversa, non è sempre possibile rimontare anche se la squadra l’ha fatto tante volte. Abbiamo lavorato in settimana su certe situazioni, vediamo di porre rimedio domani».

Hamsik secondo Ancelotti: «Credo che il fatto di giocare tutta la partita sia un luogo comune che mi piacerebbe cambiare. Quando hai una rosa così competitiva, in cui non c’è differenza tra un giocatore e un altro, non c’è differenza tra giocare 60 e 30 minuti. Contro il Milan, per esempio, il calciatore più determinante è stato Mertens, che è stato in campo solo mezz’ora. Hamsik è un calciatore molto professionale, per me sta crescendo nel suo ruolo e quella è la sua posizione naturale. Gioca in maniera diversa rispetto a Diawara, per esperienza e tecnica. Amadou ha entusiasmo e freschezza. Si tratta di due calciatori a cui tengo, perché sono importanti per noi. E allora li sfrutto nella stessa partita, se posso».

Ancora sul turn over: «Ho dei giocatori che meritano di giocare, perché si allenano bene e mi danno sicurezza. Se per certi versi variare la formazione non è semplicissimo, per altri è un’idea che mi dà serenità. Perché un cambio non abbassa la qualità della squadra».

Ancelotti e l’aspetto difensivo: «Abbiamo preso due gol chiari, sui cambi di gioco. Abbiamo analizzato in settimana, e a questa situazione dobbiamo porre rimedio con l’attenzione generale. I problemi difensivi, se ci sono, riguardano tutte le squadre».

Diawara in campo

«L’eventuale ingresso di Diawara tiene anche conto delle caratteristiche dell’avversario. Però noi vogliamo seguire la nostra linea di gioco, la nostra filosofia a prescindere dalla presenza di Hamsik e Diawara».

Fabian Ruiz: «È disponibile, sta bene ed è in condizione. Non farà il regista a Napoli. In Spagna lo conoscono bene, è convocato nell’Under 21. Nei prossimi anni avrà sicuramente un ruolo nella nazionale maggiore».

Le italiane in Champions: «Juventus e Roma hanno un calendario più abbordabile rispetto a noi e all’Inter. Speriamo possano andare avanti tutti, il calcio italiano ha bisogno di riproporsi ad alto livello».

Le notizie sugli infortunati: «Tutto è sotto controllo, in ordine. Tutti stanno recuperando bene, ovviamente a velocità diversa. Noi non vogliamo mettere fretta a nessuno, anche perché il resto della rosa è a disposizione e quindi non abbiamo bisogno di alzare la pressione. Younes ha ripreso a correre, Ghoulam ha un controllo la prossima settimana e sta iniziando a correre. Meret ha iniziato a lavorare sul campo, ancora non è andato a terra. A breve recupereremo tutti».

Ancelotti tra vittoria e bel gioco: «Sono abbastanza scaramantico, ma non troppo. Se giochi bene, hai più possibilità di vincere. Il calcio è un gioco strano, non sempre giocar bene ti porta alla vittoria. Noi dobbiamo lavorare sfruttando al massimo le qualità dei giocatori che hai. Si può vincere in tanti modi, io sposo la filosofia che si può vincere in tanti modi. Però perseguo un’idea di collettività, in cui tutti si sentono coinvolti. Con questo gruppo non è complicato, parliamo di giocatori non individualisti, non vedo egoismi».

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