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Liverpool-Napoli 5-0, dura lezione per gli azzurri di Ancelotti

Brutto Napoli in terra d’Irlanda: due gol subiti nei primi nove minuti, discreto il primo tempo. Poi il crollo nella ripresa. Ancelotti ha tanto da lavorare.

Liverpool-Napoli 5-0, dura lezione per gli azzurri di Ancelotti

Ancelotti conferma le scelt dell’ultima parte di ritiro: Luperto dall’inizio, centrocampo con Alan, Hamsik e Fabian, attacco classico con Callejon e Insigne ai lati di Milik. Anche il Liverpool è in formazione tipo: Klopp ritrova i componenti del suo tridente d’oro, a centrocampo lancia il nuovo acquisto Keita con Wijnaldum e Milner.

Il primo tempo

Il Napoli è sotto dopo pochi secondi, per effetto di un errore in costruzione bassa: Insigne ed Hamsik non si intendono, transizione immediata di Salah e Mané e gran conclusione di Milner. Karnezis è battuto, inizio shock. Pochi secondi dopo, Insigne va vicino al pareggio con un pallonetto, buona palla per lui nello spazio, ma la conclusione è debole. Il raddoppio è immediato: calcio d’angolo dopo una conclusione a botta sicura di Mané, palla al centro e pessima uscita di Karnezis. Wijnaldum va di testa a porta vuota, 2-0.

Due episodi che indirizzano il risultato, il Napoli ricomincia a giocare dopo il 20esimo minuto. La squadra di Ancelotti recupera un po’ del suo smalto, tiene bene il campo e il pallone, crea i presupposti per il gol con Milik e Insigne. Il polacco va vicino al palo con una conclusione di destro, Lorenzo indovina un buon tiro in diagonale, bravissimo Alisson in allungo. Nel finale, rete annullata a Callejon per un fuorigioco che non c’è.

La ripresa

Mario Rui al posto di Luperto, ma la partita non cambia nel secondo tempo, anche perché la condizione fisica è favorevole agli inglesi, e i cambi (al 60esimo) non aiutano. In realtà, quando inizia la girandola delle sostituzioni, il Napoli è già sotto di tre gol. La terza marcatura è di Salah, viziata da un fallo di Mané su Albiol a centro area: cross dalla destra, lo spagnolo viene toccato duro dal senegalese, la palla arriva all’ex romanista che non sbaglia.

La partita vera e propria finisce qui, ed è anche una colpa del Napoli. Klopp cambia sei uomini, Ancelotti inserisce Maksimovic, Verdi, Inglese, Diawara, Ounas e Rog. Escono Albiol, Insigne, Milik, Hamsik, Callejon e Fabian. Il Liverpool è padrone del campo, la squadra di Ancelotti è sfilacciata e non riesce a ripartire. Anzi, allarga gli spazi tra i suoi reparti e si offre, letteralmente, al gioco di Klopp. Le occasioni fioccano, arrivano due gol ed è un mezzo miracolo. Segnano Sturridge, su ribattuta di Karnezis, e Alberto Moreno, con un tiro sul primo palo che fulmina il portiere greco. Anche in questa occasione, in realtà, l’ex Udinese è parso molto disattento. Intono, tantissime occasioni costruite dai Reds, oggi in completo viola: pericolosi i vari Sturridge, Shaqiri, Solanke, insomma tutti i calciatori subentrati nella ripresa. Nel finale, un paio di buone occasioni per Verdi, non concretizzate. La sostanza non sarebbe cambiata

Conclusioni

Il Napoli esce malissimo dalla partita di Dublino. Dal punto di vista emotivo, soprattutto. Certo, le attenuanti ci sono e vanno considerate: il Liverpool è più forte e più avanti nella preparazione, è una squadra già completa e completata in tutti gli slot dell’organico. Però, la prestazione dei ragazzi di Ancelotti è stata davvero deficitaria, soprattutto nella ripresa. I cambi hanno abbassato la qualità della squadra, per quanto riguarda l’approccio e l’intensità del gioco.

Da rivedere tutti i singoli, incapaci di essere pericolosi se non in alcuni frangenti della partita, quando il Liverpool ha abbassato la sua intensità. Per il resto, una lezione di calcio che deve far riflettere. Ancelotti è all’inizio del suo lavoro, e questo era il primo test probante. È stato fallito, ed è bene ripartire da questa considerazione.

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