Grassani: «De Laurentiis vuole una Bari internazionale, poche volte l’ho visto così propositivo»
Intervista a Repubblica Bari: «Il presidente mi chiama dieci volte al giorno, ha in testa progetti vincenti e idee innovative. È determinatissimo»
Collabarava già con Giancaspro
L’avvocato Mattia Grassani ha rilasciato un’intervista all’edizione barese di Repubblica. Ieri la Bari ha versato i 150mila euro a fondo perduto per la partecipazione alla D, mentre il sindaco Antonio Decaro (ieri intervistato dal Napolista) ha proseguito i contatti con Coni e Figc per l’eventuale iscrizione alla serie C.
Grassani, definito il più grande esperto di diritto sportivo in Italia, è il trait d’union tra il vecchio presidente della Bari, Mino Giancaspro, che lo aveva contattato, e il nuovo cioè Aurelio De Laurentiis. Accettò infatti di collaborare con il precedente titolare della società: «Lo feci dopo avere visto le carte, letto le relazioni messe a mia disposizione, esaminato i documenti di supporto, ho accettato l’incarico e devo dire, con tutto onestà, che ci avevo creduto. Sembrava possibile evitare la penalizzazione, poi le informative della Procura della Repubblica di Bari hanno tagliato le gambe alla posizione del club».
«Ci sentiamo anche dieci volte al giorno»
Di De Laurentiis dice: «Mi è sembrato, davvero, il salvatore della patria (barese), e non lo dico per pura retorica ma perché credo che possa essere ciò per Bari e per il Bari. Lavoro con lui da quattordici anni e poche altre volte in tutto questo tempo l’ho visto così reattivo e propositivo, desideroso di fare, di mettersi in gioco e di fare grandi cose. Dopo l’aggiudicazione le sue energie si sono moltiplicate e ci sentiamo anche dieci volte al giorno». Lo definisce “determinatissimo».
«Mi ha chiesto di rinunciare alle vacanze»
Racconta che ha rinunciato alle vacanze: «De Laurentiis è trascinante, un ciclone di idee e passione, quando i contenziosi sportivi (fine luglio) stavano esaurendosi ed il mio impegno anche, dovevo partire per le vacanze in Vietnam e Cambogia, ma non è stato possibile perché è arrivata la chiamata del presidente che mi ha detto “liberati da ogni impegno e per i prossimi 15 giorni vivremo insieme”: dobbiamo comprare il Bari».
Alla domanda “cosa devono aspettarsi i tifosi baresi da De Laurentiis?”, risponde così: «Solo progetti vincenti, idee innovative e risultati sportivi che faranno dimenticare in fretta il passato. Bisogna, però, dargli un po’ di tempo perché mai come adesso si deve ripartire da zero».
Infine un giudizio sulla città: «Ho girato Bari in Vespa. Ho visto una città trasformata rispetto a 15 anni fa, con grande attenzione al turismo, sensibilità per i beni culturali, la ristorazione, un lungomare bellissimo. Davvero una capitale del sud a vocazione internazionale come Aurelio vuole che diventi anche la squadra di calcio».
«La scelta di affidare il Bari alla famiglia De Laurentiis è mia, mi prendo tutte le responsabilità. Da tifoso mi sento tradito, la frattura è insanabile e ci sono stati troppi eventi, troppe dichiarazioni pubbliche»
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