ilNapolista

Se Sarri non va al Chelsea, chi salverà la Juventus dal fallimento Higuain?

Un’operazione fallimentare, come scrisse il Napolista, e come dimostrano i conti. Con 60 milioni, realizzerebbero una plusvalenza di 5 milioni. Altrimenti, vanno sotto

Due anni dopo

Nell’estate 2016, in pochi erano d’accordo col Napolista sulla scarsa convenienza – per la Juventus – dell’affare-Higuain. I bianconeri, nel frattempo, hanno vinto due scudetti e altrettante coppe Italia, sono arrivati a disputare una finale di Champions League. Ottimi risultati, identici però al periodo pre-Pipita. Questo è il lato tecnico. Noi, però, ne facevamo anche una questione puramente economica: la Juventus che acquista Higuain, come avrebbe potuto “rivenderlo”? In questo caso, il termine è virgolettato perché non riferito solo al puro calciomercato, quanto anche – e soprattutto – al rientro dell’investimento per un calciatore di 29 anni (allora) acquistato per 90 milioni di euro. Una specie di colpo d’ascia al bilancio e alle possibilità di una futura plusvalenza. Altro che affare. L’affare fu per il Napoli.

I conti per Ronaldo

Bene, ora stiamo vivendo una vera e propria rivoluzione copernicana. Cristiano Ronaldo sarebbe vicinissimo alla Juventus, che però deve cedere prima di poter pensare di chiudere l’affare. Il primo indiziato, per far spazio nel bilancio e anche negli slot in campo, è ovviamente Gonzalo Higuain. Che, a bilancio, ha un impatto annuale di 33 milioni di euro. Ricordiamo che, ai fini contabili, il costo di un calciatore nei conti di una società si calcola sommando l’ammortamento (ovvero il costo annuo della cifra investita per il cartellino rispetto alla durata del contratto) e l’ingaggio al lordo. Per il Pipita, contratto quinquennale firmato nel 2016, 90 milioni pagati al Napoli e ingaggio da 15 milioni lordi. Una divisione (90 diviso cinque uguale 18), un’addizione (18+15) ed ecco il totale. Fin qui, è stato ammortizzato per circa 36 milioni, ne restano circa 54.

In pratica, alla Juventus servirebbero almeno 60 milioni per realizzare una plusvalenza da circa 5 milioni di euro. L’ammortamento residuo è di 54,7 milioni, giusto per dare una cifra chiara. Certo, ci sarebbe il risparmio sul suo ingaggio, che però andrebbe “reinvestito” su Ronaldo. Quindi, come dire: la cessione di Higuain sarebbe realmente utile solo a fronte di una cifra molto, molto importante.

Il Chelsea

Una cifra che fatichiamo ad avvicinare ad altri club che non siano il Chelsea. Anzi, per dirla ancora meglio: che non siano il Chelsea di Maurizio Sarri. È una questione puramente economica: la Juventus ha bisogno di vendere Higuain, e di farlo con un prezzo elevato – ovviamente, se vuole concludere l’affare-Ronaldo. Però, il mercato non sembrano offrire società che hanno bisogno di un attaccante e sono disposti ad investire certe cifre. Anzi, il paradosso è che solo e proprio l’addio di Ronaldo al Real Madrid potrebbe aprire il domino delle prime punte ad altissimo livello.

In quel caso, però, fatichiamo a pensare a una destinazione diversa dal Chelsea. Lo stesso Chelsea che non ha ancora un allenatore o forse ne ha due, che non ha ancora concluso un solo affare di calciomercato, che si radunerà forse oggi o forse lunedì agli ordini di un allenatore che tutti davano per esonerato. E che non vuole Higuain, o meglio non sembra volerlo, solo il suo successore designato farebbe spendere 60 milioni per il Pipita. Un successore che, però, è un nome puramente virtuale.

Un cattivo affare (economico)

Torniamo al punto di partenza: la Juventus ha ricevuto solo dividendi tecnici da Higuain. Basta cercare in rete, già durante la prima stagione in bianconero Linkiesta spiegava che il percorso-Champions dei bianconeri non avrebbe ripagato l’investimento sull’attaccante argentino. Tanto è vero che la Juventus ha toccato quota 280 milioni di debiti e chiuderà il prossimo bilancio in perdita dopo tre esercizi positivi.

Insomma, ognuno fa le valutazioni tecniche che ritiene più opportune. Dal punto di vista strettamente finanziario, però, l’operazione-Higuain si è rivelata fallimentare. Assolutamente fallimentare. Perché ha (già) pregiudicato il bilancio, i ricavi sono aumentati in maniera significativa ma ora dovrebbero contrarsi (percorso meno lungo in Champions). E perché quest’anno potrebbe inibire il più grande investimento di mercato della storia bianconera (e del calcio italiano). Allo stato attuale delle cose, la Juventus potrebbe rientrare (poco, pochissimo) solo attraverso il Chelsea e attraverso la volontà di Sarri di riunirsi al suo pupillo. Che, semplicemente, ha dimostrato di non valere 90 milioni, almeno in questo calciomercato. In realtà, forse, ne vale 60 solo secondo un certo allenatore e un certo club. Anche per questo, pare che la Juventus sia orientata a cedere Dybala anziché il Pipita

ilnapolista © riproduzione riservata