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Il Milan cinese ha le ore contate: gli americani Ricketts si sono già fatti avanti

Il mancato aumento di capitale ha praticamente portato il Milan in dote al Fondo Elliott. ma Mister Li ha ancora tempo per rientrare.

Il Milan cinese ha le ore contate: gli americani Ricketts si sono già fatti avanti

L’articolo della Gazzetta

Riassunto veloce della giornata di ieri: il Milan attendeva da Yonghong Li un versamento da 32 milioni per slobbcare l’aumento di capitale. Nonostante le sollecitazioni di Fassone, il proprietario cinese non ha versato i soldi in tempo. È subito intervenuto il fondo Elliott, che ha provveduto al pagamento ed ha contestualmente aumentato il debito di Mister Li. Che, però, ha ancora tempo per rientrare: se restituirò questi soldi entro il 10 luglio, potrà riprendersi letteralmente il Milan. Altrimenti, il Fondo Elliott subentrerà alla guida del club. Ah, nel frattempo Mister Li dovrà anche iniziare a pensare alla restituzione dell’intero debito al Fondo Elliott: fanno 380 milioni calcolando gli interessi.

Facile, anzi facilissimo. Non il miglior viatico per affrontare una settimana decisiva, con la probabilissima esclusione dell’Europa League dall’orizzonte. Ma non è tutto, perché ieri è arrivata anche una possibile buona notizia per il futuro del Milan. La racconta la Gazzetta: «Ecco che entrano in scena i Ricketts, influente famiglia americana che si occupa di politica, finanza e sport. Il personaggio di riferimento in chiave rossonera è Thomas, proprietario dei Chicago Cubs, franchigia di baseball. Ebbene ieri la famiglia, tramite i propri rappresentanti in Italia (non è un caso che nelle ultime ore i Ricketts abbiano sentito l’esigenza di affidarsi a un’agenzia di comunicazione presente nel nostro Paese), ha fatto sapere che dietro l’interesse per il Milan “non c’è solo Thomas, ma l’intera famiglia”, la quale ha in mente “un progetto strutturato, a medio-­lungo termine”».

Le alternative di Mister Li

Come detto sopra, Li Yonghong potrebbe ancora rientrare. Restituire il debito sarebbe più facile con un socio di minoranza, una figura ricercata da tempo dall’attuale proprietario del Milan. La Gazzetta spiega anche questo punto: «Sul tavolo di Li infatti ci sarebbero altre due proposte, una delle quali porta di nuovo negli Usa (dove in questi giorni c’è David Han). Un Mister X la cui candidatura è curata da Goldman Sachs – mentre dei Ricketts si occupa Morgan Stanley – e che, da quanto filtra, sarebbe ancora in vantaggio su tutti i concorrenti. Una trattativa che era stata a un soffio dal concludersi una decina di giorni fa e sulla quale Mr. Li era poi parzialmente tornato sui propri passi, probabilmente per provare a strappare condizioni migliori».

In pratica, il Milan è già virtualmente passato nelle mani del Fondo Elliott. A meno di un clamoroso colpo di coda di Mister Li, che però ha davvero le ore contate. Difficile pensare che l’operazione con un nuovo azionista possa concludersi in tempi così brevi. Quindi, la soluzione più probabile è che il Milan cinese stia per diventare americano. Famiglia Ricketts in pole position, passando per il Fondo Elliott.

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