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L’arrivo di Lainer cambia la vita di Hysaj (che aspetta Sarri)

Non è ancora tramontata l’idea di una cessione, ma anche in caso di permanenza il suo ruolo di titolare inamovibile sarebbe messo in dubbio.

L’arrivo di Lainer cambia la vita di Hysaj (che aspetta Sarri)
Napoli - Manchester City

Le parole di Hysaj

Ieri abbiamo letto alcune dichiarazioni di Elseid Hysaj in merito al suo futuro. Parole non proprio criptiche, eppure non certe e/o definitive: «Sono un calciatore del Napoli in questo momento, faccio ancora parte della squadra azzurra. Vediamo cosa riserverà il futuro. Chiamata di Ancelotti? No, non ho ricevuto ancora alcuna chiamata e non ci ho parlato. Aspetto che mi chiami».

Questa mattina, notizie sparse e conferme convinte sull’arrivo al Napoli di Stefen Lainer, terzino destro austriaco rivelazione nel Salisburgo. Più la virtuale certezza che Christian Maggio lascerà la maglia azzurra al termine del suo contratto.

Tre indizi che fanno una prova: la vita di Hysaj è destinata a cambiare in maniera radicale. In caso di trasferimento, ovviamente, l’albanese vedrà ogni cosa sotto una nuova prospettiva. Anche se rimanesse a Napoli, però, la sua situazione cambierebbe di molto, a livello di concorrenza e quindi di percezione trasversale del suo status.

Sarri al Chelsea

Il primo pensiero, spesso veicolato anche dai media del calciomercato, è che il passaggio di Sarri al Chelsea presupponga un’immediata operazione di pagamento della clausola di Hysaj da parte di Abramovich. Una specie di do ut des tra il tecnico di Figline e la dirigenza dei Blues, Hysaj nuovo terzino destro con Sarri in panchina. Ovviamente non è una cosa scontata, in mezzo ci sono i 50 milioni e la volontà del calciatore. Possiamo sbilanciarci scrivendo di un’eventualità possibile. Ma poiché Abramovich è da un mese che sta riflettendo prima di sborsare otto milioni, non osiamo immaginare i tempi di attesa per cinquanta.

A quel punto, il Napoli dovrebbe andare oltre Lainer, per acquistare un terzino destro “titolare”, superiore o quantomeno equipollente a Stefen Lainer. Che, dati e percezione alla mano, rappresenta un upgrade rispetto a Maggio ma non può rappresentare la prima/unica alternativa nello slot di laterale basso a destra. Senza Hysaj, l’idea di un Vrsaljko o di un Darmian potrebbe tornare al centro della narrazione di mercato del Napoli. Si verificherebbero le condizioni per cui il club di De Laurentiis vive un mercato d’attesa, tra situazioni interne ed esterne cui dover fare i conti. Nel caso, i 50 milioni della clausola di Hysaj sarebbero un buon modo per iniziare.

Hysaj al Napoli

Dovesse incepparsi qualcosa in questo meccanismo, allora Hysaj rimarrebbe a Napoli con un concorrente “vero” alle sue spalle. Una condizione nuova per l’ex Empoli, mai realmente insidiato da Maggio nel suo ruolo di e da titolare inamovibile. Anzi, solo all’inizio Hysaj si vide dirottato a sinistra per far spazio a Maggio, in un ballottaggio che in realtà non si è mai riproposto davvero. Nella nostra visione delle cose, si tratterebbe di una novità positiva per Hysaj che da tempo soffre la mancanza di una reale competizione interna. L’albanese si è quasi seduto sulle sue buone qualità, senza tentare davvero la strada della crescita definitiva, che potrebbe ad un livello superiore.

Hysaj è lontano dai Carvajal, dai migliori interpreti del ruolo, ma al suo arrivo a Napoli aveva mostrato qualità composite (difensive, tecniche, tattiche) che avevano fatto pensare a un potenziale e progressivo sviluppo di una certa rilevanza, anche internazionale. Ecco, questo scenario non si è concretizzato, forse Hysaj è un calciatore ancora non maturo (a febbraio compirà 25 anni) o forse il Napoli e questo rendimento sono la sua reale dimensione. Di certo, uno stimolo nuovo non può che fargli bene, Lainer arriva come alternativa plausibile e tatticamente coerente per un posto da titolare, non mette in dubbio la fiducia del club e del tecnico in lui, eppure gli spiega che il Napoli ha una risorsa per poterlo sostituire quando e se ci sarà bisogno. Quindi, è bene che non ripeta periodi di stanca o di scarso rendimento, presenti (anche se non frequenti) nel corso delle ultime due stagioni. È per il suo bene, che poi è anche il bene della squadra.

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