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Balotelli: «Io capitano dell’Italia? Potrebbe essere un buon segnale per gli immigrati»

Mario Balotelli in conferenza stampa alla vigilia di Italia-Olanda: «Non ho molto mercato in Serie A perché Raiola chiede troppi soldi».

Balotelli: «Io capitano dell’Italia? Potrebbe essere un buon segnale per gli immigrati»

In conferenza stampa

Mario Balotelli torna a parlare in conferenza stampa. L’attaccante della Nazionale italiana, titolare nei test match contro Arabia Saudita e Francia, ha raccontato l’ultima parte della sua carriera, lontana dalla maglia azzurra: «Sono stato male senza nazionale negli ultimi quattro anni. Ora però serve parlare del futuro, non del passato».

Lo striscione razzista comparso durante la partita contro l’Arabia Saudita: «Il discorso è molto complesso, io ho vissuto il razzismo da piccolo, qui in Italia. Non so se sia vero razzismo oppure semplice gelosia, fatto sta che fa male. È tempo che l’Italia diventi come la Francia e l’Inghilterra. Come ho scritto su Instagram, è ora di svegliarsi, siamo nel 2018».

Anche la fascia da capitano, secondo Balotelli, potrebbe essere un segnale: «Fare il capitano non cambierebbe più di tanto, almeno per quanto mi riguarda. Sono in questa per fare gol, posso essere un esempio anche senza fascia. Per altre persone potrebbe avere un significato diverso, più importante, penso per esempio per gli immigrati africani che sono in Italia. Sarebbe un segnale forte. Per me è più importante giocare e far goal, questo serve alla nazionale in questo momento».

Balotelli ha parlato anche del suo futuro: «Ci sono poche squadre italiane che vogliono Balotelli perché Raiola chiede troppi soldi. Scherzi a parte, se sono in Nazionale è perché sono pronto a giocare ad altissimi livelli. Mi sono ambientato molto bene in questo gruppo e voglio che la mia presenza sia positiva per tutti. Il mio sogno è il Pallone d’Oro e non mi arrenderò mai, provarci non fa male a nessuno».

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