ilNapolista

Il Napoli di Ancelotti da due giorni in copertina. De Laurentiis guarda oltre l’Italia

L’arrivo di un allenatore-brand è legato alla svolta del club che vuole contare in Europa e in visibilità, e non vuole rimanere tagliato fuori dai futuri mercati del calcio.

Il Napoli di Ancelotti da due giorni in copertina. De Laurentiis guarda oltre l’Italia

Due aperture consecutive sulla Gazzetta

Forse bisogna tornare ai tempi di Maradona per ritrovare il Napoli per due giorni consecutivi in apertura della Gazzetta dello Sport. Il faccione di Carlo Ancelotti bello in evidenza. Da “Ancelotti vede Napoli” di ieri a “Carletto 007 missione anti-Juve” prendendo spunto dalla foto di ieri in posa James Bond con De Laurentiis. Servizi all’interno, oggi tre pagine dedicate al Napoli e al nuovo allenatore, più un editoriale all’interno. Ieri ce n’erano due, le prime due, quello che in gergo viene denominato il primo sfoglio: le notizie più importanti.

Ma non è soltanto la Gazzetta dello Sport. Per rimanere alla carta stampata, oggi l’arrivo di Ancelotti è in prima pagina su Repubblica. E il Corriere della Sera dedica all’evento l’apertura dello sport più l’analisi di Mario Sconcerti. Insomma Napoli padrone dei media. Ieri, per tutta la giornata, Sky Sport ha aperto i suoi notiziari con il Napoli e con Ancelotti. Martedì sera, abbiamo assistito a una surreale diretta mentre era in corso l’incontro tra Ancelotti e De Laurentiis. Volti stralunati, quello di Marchegiani che non sembrava credere ai propri occhi, non sapeva bene che cosa dire. Ieri “Tutti convocati”, la trasmissione radiofonica di Radio 24, è stata dedicata quasi tutta al nuovo allenatore del Napoli. Persino le radio romane in questi giorni non parlano d’altro.

L’Europa conta più dell’Italia

Come vi abbiamo scritto ieri, l’ingaggio di Ancelotti è parte di una strategia di Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli da anni insiste sulla marginalità dei campionati nazionali. Ha capito, sta capendo, che per far crescere il brand bisogna acquisire una visibilità e una dimensione internazionali, come ha evidenziato oggi Repubblica:

De Laurentiis non ha punito Sarri, ha puntato lucidamente su Ancelotti per cambiare rotta. Il presidente reclama infatti per il suo club un futuro internazionale e s’è ritagliato per questo un ruolo nell’Eca. Il fatturato del Napoli può crescere soltanto attraverso la promozione del brand e catturando i milioni di tifosi e simpatizzanti azzurri sparsi per il mondo. “The King” al timone, con i suoi 20 titoli in panchina, è in questo senso una scelta per prendere il largo, non solo per cercare di vincere.

E come illustrato da Andrea Agnelli nell’intervista concessa al Guardian: «I club vogliono giocare più partite internazionali e meno partite domestiche. Allo stesso tempo, vogliamo una riduzione generale del numero di impegni».

La semifinale Champions della Roma

La percezione del Napoli è cambiata in soli due giorni. Giustamente affascinati dallo strepitoso campionato disputato dal Napoli, tanti tifosi non hanno compreso che a parità di qualificazione in Champions League resta da stabilire se la stagione del Napoli sia stata superiore a quella della Roma. Se ne può discutere dal punto di vista del campo. Dal punto di vista economico non c’è partita. Il Napoli ha totalizzato 91 punti e ha lottato tutto l’anno scudetto, ma è uscito ai gironi di Champions; i giallorossi, invece, si sono sì “accontentati” del terzo posto in Serie A senza mai essere realmente in corsa per il titolo ma hanno giocato la semifinale di Champions League. Un traguardo prestigioso oltre che remunerativo, che ti garantisce tutt’altra visibilità. Semifinali raggiunte peraltro dopo aver eliminato il Barcellona di Messi con una rimonta strepitosa. Non esiste soltanto il campionato italiano, anzi. Un club come il Napoli non può più consentirsi di snobbare la più importante e più ricca competizione a squadre d’Europa.

Il Napoli di Ancelotti punta a questo. Come ricorda anche il Mattino oggi:

Già, perché Ancelotti punta a rompere l’egemonia della Juventus e contemporaneamente fare più strada possibile in Europa (l’obiettivo il primo anno è quello di arrampicarsi almeno ai quarti di finale). Anche perché molti bonus sono proprio legati al cammino in Champions. Una priorità per De Laurentiis: non solo per questioni di soldi e prestigio, ma anche perché è importante per il patron, in vista di un possibile campionato europeo per club, essere tra le prime 15 società nel ranking Uefa.

Gli auguri di Xabi Alonso e Kakà

C’è un treno che sta per passare e De Laurentiis non vuole assolutamente perderlo. In tanti a Napoli considerano il ranking un capriccio, qualcosa di inutile. Ripetiamo, è ora che la tifoseria comprenda la partita che si sta giocando. Basta guardare dove sono finite Fiorentina e Lazio. De Laurentiis sta riuscendo nella titanica impresa di mantenere il Napoli al di sopra delle milanesi. L’unico imprenditore italiano a reggere il ritmo è Lotito con la sua Lazio, sia pure un gradino sotto al Napoli.

De Laurentiis ha capito che il Napoli dev’essere protagonista anche in Europa e ha ingaggiato un allenatore che è un simbolo ed un brand. Lo dimostra la rassegna stampa dopo appena due giorni. Un allenatore che ovviamente terrà conferenza stampa tutte le settimane. Che trascinerà la comunicazione del Napoli, imporrà al club un diverso registro. Che ieri, sul suo profilo Instagram, ha incassato gli auguri di gente come Lavezzi, Kakà, Xabi Alonso. Che ha fatto la presentazione in quattro lingue, particolare che è finito in prima pagina su Repubblica. Non sappiamo Napoli quanto possa essere sensibile a questi temi, crediamo poco. Basti pensare che non sono affatto pochi quelli che hanno accolto freddamente l’arrivo di Ancelotti. È questa in ogni caso la direzione presa dal Napoli, tra l’altro l’unica possibile per mantenere il club nel calcio che conta e quindi competitivo.

ilnapolista © riproduzione riservata