Si può essere di parte senza avere le fette di prosciutto sugli occhi: alcuni commentatori juventini l’hanno dimostrato dopo la partita contro il Real Madrid.
Tra web e carta
Il web viene spesso considerato – ahinoi – la sentina di tutti i mali. Anche da tanti giornalisti che sono ancora convinti – nonostante l’impietosa evidenza del mercato – che il giornalismo cosiddetto cartaceo abbia ben altra nobiltà e statura. La realtà mostra quotidianamente il contrario, mostra quotidianamente come il buon giornalismo possa esserci sia su carta sia su Internet, come del resto comprenderebbe anche un bambino di sette anni.
Ci viene in soccorso il post partita e la reazione dei media dopo l’eliminazione della Juventus ad opera del Real Madrid, per un rigore concesso ai blancos al 93esimo. A Mediaset Premium abbiamo assistito a una puntata che sembrava uno spettacolo comico, con l’ex arbitro Cesari che sosteneva l’assoluta inesistenza del rigore, senza nessun commento allo sfogo a dir poco imbarazzante di Buffon nei confronti dell’arbitro, per non parlare dell’unanime signorsì alle parole di Andrea Agnelli.
Eppure, persino a caldo, sarebbe bastato andare su Twitter per trovare dichiarazioni di buon senso sul post-partita di Real Madrid-Juventus. Sarebbe bastato consultare alcuni account Twitter di quelli che oggi vengono definiti influencer del tifo juventino. Con praticamente tutti quelli che citiamo qui sotto ci siamo scontrati in questi anni e molto probabilmente lo faremo in futuro. Ma hanno dato una lezione di equilibrio e di obiettività che non abbiamo riscontrato né ieri sera in tv né oggi sui quotidiani dove al più abbiamo dovuto apprezzare imbarazzati silenzi. Lasciamo la parola ai tweet dei protagonisti. È una lezione per chi sostiene che la faziosità sia deteriore ed elogia i presunti giornalisti obiettivi. Si può essere di parte senza avere le fette di prosciutto sugli occhi, anche in serate sportivamente dolorose. Lo hanno dimostrato questi tifosi della Juventus.
Dai social
Tante parole spese a caldo, troppe. Le più belle sono state quelle di un brasiliano che – a differenza di altri – dice di aver fatto la migliore scelta della sua vita trasferendosi a Torino, che ringrazia i tifosi e ci ricorda come sia un sogno e un onore giocare nella Juve.
— ACB (@AntonioCorsa) 11 aprile 2018
Un po’ di disagio per Agnelli
Molto imbarazzo per Buffon
Ma Chiellini mi fomenta troppo ? pic.twitter.com/fSqouDw1zK— SandroSca (@SandroSca) 11 aprile 2018
Se parte della tifoseria Juve stasera ha provato disagio x parole Agnelli e Buffon è dimostrazione che siamo, con difetti,un’ottima tifoseria (grz a vittorie e atteggiamenti normali dei nostri). Perché qsiasi altra tifoseria dell’universo li avrebbe idolatrati senza sé e senza ma
— SandroSca (@SandroSca) 11 aprile 2018
Post partita da censurare.
Soprattutto le parole di Buffon.— Willy Signori (@willy_signori) 11 aprile 2018
Francamente con queste tirate su arbitri, sensibilità, torti d’andata e designatori ci siamo incartati. Era meglio tacere.
— ricchiuti (@grandericchiuti) 11 aprile 2018
Detto questo punirei benatia che nel finale dopo due interventi da trattore a metà campo ha completato la frittata perdendo uomo prima e buon senso poi. Poi punirei un pochino agnelli. Neanche tanto il politico. Quell’agnelli sceso in campo à la sordi del borgorosso foball club.
— ricchiuti (@grandericchiuti) 11 aprile 2018
Caro pres, capisco pavel e capisco gigi. Te però non dovevi fare il capobanda. Vederti scendere sul prato è stato uno spettacolo da macelleria messicana. Non si può prendere per il culo galliani per 30 anni e poi imitarlo. L’appello al var, il motivo per cui ci rideranno dietro.
— ricchiuti (@grandericchiuti) 11 aprile 2018