Garlando (Gazzetta): «Il Napoli è crollato, i cambi bisogna saperli fare»
«Un tempo entrava in campo, frullava triangoli a tutta velocità e finiva in rete. Ora palleggia lento, si trascina e segna solo nel finale (quando segna)»

Nell’editoriale del lunedì sulla Gazzetta Luigi Garlando definisce il Napoli “«al gancio», come dicono i ciclisti”. E fa un paio di paralleli con il Napoli di avvio campionato.
Nelle ultime sei giornate appena sei gol
“A inizio stagione (il Napoli, ndr) lo riassumevi con la parola «allegria». Oggi lo vedi e ti viene da dire: «fatica». Nelle prime 6 giornate, il Napoli ha segnato 10 gol nel primo tempo; nelle ultime 6 solo 1. Un tempo entrava in campo, frullava triangoli a tutta velocità e finiva in rete. Ora palleggia lento, si trascina e se non segna nel finale, come con Genoa, Sassuolo e Chievo, rimbalza e resta a bocca asciutta, come con le milanesi. Nelle prime 6 giornate: 22 gol fatti; nelle ultime 6: solo 6. Un crollo come neppure Wall Street nel ‘29”.
I cambi bisogna saperli fare
La stanchezza e la differenza d’organico spiegano tanto. Poi però è anche vero che Allegri ieri ha schierato Mandzukic e non Higuain, ricordando il Bernabeu, mentre Sarri ha lasciato seduto troppo a lungo il fresco Milik che pur aveva segnato al Chievo e che, senza un miracoloso Donnarumma, avrebbe segnato anche ieri. I cambi bisogna anche saperli fare.