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Gianni Mura: «L’impressione è che stiano lavorando per togliere da mezzo il Var»

Il commento di Mura su Repubblica: «Gli arbitri sembrano essere in prima fila, il piano è quello di eliminare il Var. Ma io, questa volta, sono dalla parte della macchina».

Il commento su Repubblica

Gianni Mura scrive sul Var. Richiama il pezzo di ieri pubblicato su Repubblica, sulla tendenza a utilizzare sempre di meno lo strumento tecnologico. E aggiunge la sua versione: «Non sappiamo il destino del Var nel calcio italiano. La Figc invierà una relazione all’Ifab e poi si vedrà. Marcello Nicchi, capo dell’Aia, è possibilista e sibillino: “Non so ancora dire se il Var ci sarà nella prossima stagione, intanto lavoriamo per migliorarlo”».

L’idea di Mura è diversa: «La mia sensazione è che si stia lavorando per toglierlo di mezzo. E gli arbitri, chi sennò?, sono in prima fila. Così il calcio trasparente sarà solo parente, di quello di prima. In una ribellione dell’uomo, qualunque uomo, contro una macchina, qualunque macchina, in genere saprei da che parte stare, ma stavolta no. Quanto può migliorare una macchina? E un arbitro? Parafrasando l’attacco di “Canzone per te”, “il Var appena cominciato è già finito/l’arbitro non è più con noi”. E nemmeno l’Uefa, il presedente Ceferin ha già annunciato che non sarà utilizzato in Champions. Però la Fifa, venerdì a Bogotà, dirà che lo vuole al mondiale in Russia. Nel dubbio, svicolo all’inglese con una filastrocca cretina:

svizzeri all’Aar,
i tifosi al Bar,
i soldati al
Car, tutti quanti al Mar,
i fascisti al Nar,
la condicio al Par,
il ricorso al Tar,
defunto lo Zar,
non sta bene il Var.

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