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Spalletti: «Il problema del mercato sono le false aspettative, a fine anno tireremo le somme»

Le parole di Spalletti in conferenza stampa: «Mi avete fatto chiedere dei calciatori che non ho mai chiesto, sappiamo qual è la situazione dell’Inter».

In conferenza stampa

Luciano Spalletti presenta Inter-Crotone in conferenza stampa. Al di là delle informazioni “di servizio” sul match di domani a San Siro, da sottolineare le parole non banali sul calciomercato e sul suo futuro all’Inter. Intanto, la notizia di Icardi: «Non è convocato. Lui vorrebbe giocare, ma ha un risentimento muscolare. Si poteva anche cercare un recupero, ma abbiamo optato per andare sul sicuro. Non vogliamo creargli problemi e rischiare di perderlo per più tempo».

Il calciomercato dell’INter: «Per quanto mi riguarda, il vero smacco del mercato è non essere riuscito a proteggere i tifosi dalle false aspettative, perché poi vengono trasformate in grandi delusioni. Di questo ne risentono soprattutto gli sportivi e si crea un malessere tra loro e chi lavora all’interno della squadra. Ora mi avete fatto dire che ho chiesto calciatori, ora mi state facendo dire che non sono contento. Non so come usano gli altri allenatori nei rapporti con le altre persone che sono qui, con me non parlate. Per cui non mi raccontate come sono io perché non lo sapete. Raccontate quel che immaginate o che vi pare. A Firenze, per esempio, ho fatto giocare Santon centrale e ho detto che se mi mancano Miranda, Skriniar e Ranocchia deve giocare per forza lui. Ma io non ho chiesto nessuno».

Le mancanze dell’Inter

Il momento nerazzurro: «Ora come ora siamo caratterizzati dal nostro peggior giocare a calcio. Ho parlato di Ramires in alcuni momenti perché è completo, non ne avevamo molti. Ma Steven Zhang mi ha detto che non si poteva fare e mi sembra una persona coerente e corretta. Io vi ho detto che certi limiti non li potevamo oltrepassare e sarebbe stato difficile trovare chi poteva migliorarci perché me lo aveva detto lui. Non l’ho inventato. Ora dobbiamo attraversare questo momento. Intanto abbiamo Rafinha e l’ho trovato meglio di quanto pensassi, visto quello che ha passato. È un calciatore che può darci qualcosa di più dal punto di vista della qualità».

Spalletti su Ramires e Pastore: «Di Ramires e Pastore non dovete parlare con me, ma con chi ve l’ha detto. Io ho fatto una battuta, ma poi ci sono dei numeri, degli stipendi. Noi non possiamo aumentare il budget su quella dimensione ed è un fatto fondamentale. Non so quanto guadagni Pastore, ma sicuramente più dei nostri calciatori e allora devi fare un’uscita e mettere a posto i numeri. E poi avendo già preso Rafinha, che ha caratteristiche simili, i direttori hanno apportato qualcosa di positivo, che è grosso modo simile a quel giocatore. In ogni caso, per quanto mi riguarda, a fine anno faremo chiarezza su tutto. I traguardi si possono raggiungere lavorando o spendendo più soldi di quelli che abbiamo. Intanto dobbiamo dire le cose vere ai nostri sportivi, non trarli in inganno».

Il futuro all’Inter

Spalletti e il senso del suo “tirare le somme”: «La somma rispetto a quel che ho visto e all’essere stato interista stando qui dentro dalle 8 alle 10 ore al giorno. Io mi comporto da amico e infatti di amici ne ho tanti. Poi a fine stagione si capisce di più. Fino a due mesi fa si aveva un’idea e ora se ne è ha un’altra, bisogna capire in che direzione va il mondo. Ora c’è questo percorso e si tirano le somme. Ora non è il tempo, non ci sono le preoccupazioni di tirare delle somme. Siamo quarti, per il momento, e con noi ci sono squadre importanti. L’anno scorso posti in Champions ce n’erano tre, ora ce n’è uno in più ma le squadre crescono, lavorano e fanno progetti. Creano ambizioni continue perché così bisogna fare».

 

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