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Nicchi: «Var, la sperimentazione funziona. Gli arbitri sono entusiasti, non esiste partito contrario»

Le parole di Marcello Nicchi a Radio Crc: «900 casi esaminati, solo cinque errori. Il Var rasserena tutti, gli arbitri sanno di poter correggere i propri errori».

L’intervista a Radio Crc

Marcello Nicchi si espone in prima persona sul Var. Lo fa ai microfoni di Radio Crc, e durante la sua intervista snocciola alcuni numeri su queste prime partite di sperimentazione (sono un po’ più alti rispetto a quelli pubblicati stamattina dal Corriere dello Sport). Ecco le sue parole: «Var, 900 casi e solo cinque errori. Possiamo dire che la sperimentazione stia andando meglio delle previsioni. L’atteggiamento degli arbitri? Sono più sereni, sanno che qualora dovessero inciampare in un errore, c’è qualcuno pronto a correggerlo».

L’idea di un partito anti-Var, interno e forse inconscio alla categoria: «Ritengo offensivo pensare che alcuni dei nostri rifiutino la tecnologia. I direttori di gara sono entusiasti. C’è però un protocollo molto complesso, che tra l’altro sarà da aggiustare alla fine del campionato. Applicarlo non riesce facile a tutti, ma quando l’arbitro sbaglia nel prendere una decisione, bisogna caèire se l’atteggiamento è dovuto alla negligenza dell’arbitro o all’applicazione ferrea di questo famoso protocollo. Lavoreremo sull’abitudine al mezzo elettronico, deve esserci sempre sinergia tra l’arbitro in campo, il Var e l’operatore che fornisce le immagini. Allestiremo a Coverciano una sala per “allenarci” al Var».

Calvarese

Nicchi sull’arbitro di Cagliari-Juventus: «Siamo ancora in fase sperimentale. Non mi va di parlare del singolo arbitro. L’arbitro in campo è sempre stato centrale e resterà tale. Lui non utilizza mai il Var? Ripeto, siamo in fase sperimentale. Il protocollo dice che di fronte ad un eventuale fallo di mano, l’arbitro in campo giudica e quando il Var chiama il direttore di gara chiedendo se ha visto il fallo di mano. Se l’arbitro è convinto che quel fallo è involontario, mette automaticamente in fuorigioco il Var».

Sensazioni finali e numeri ulteriori di Nicchi sul Var: «Ha restituito serenità negli stadi, sono finite le proteste e questo è importante anche per le società. In questo modo, infatti, diminuiscono squalifiche dovute ad atteggiamenti impropri. Tutti aspettano e accettano le decisioni. Poi non ci sono più le entrate temerarie e sono aumentati del 35% i calci di rigore, perché le telecamere vedono tutte le trattenute in area. Possiamo essere soddisfatti».

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